Arianna S. ha appena 22 anni, studia economia e management aziendale a Napoli e oggi è stata assunta in Google con un contratto a tempo indeterminato.
In un mercato del lavoro che vede sempre più giovani disoccupati o scontenti del proprio lavoro (vi abbiamo riportato alcuni dati sotto), è una fortuna poter raccontare storie di successo come questa.
Arianna non si è nemmeno ancora laureata e non ha una media di voti alti. Ciò va a confermare ancora una volta che per ottenere un lavoro ben retribuito, o per lanciare un proprio progetto imprenditoriale, la media dei voti e il numero di lauree contano relativamente.
È risaputo ormai che nel mondo lavorativo le aziende guardano sempre più attentamente alle cosiddette “soft skills”, o competenze trasversali, come per esempio essere in grado di instaurare ottime relazioni professionali.
Arianna infatti, è venuta a conoscenza dell’opportunità lavorativa attraverso una chiacchierata informale con un Manager di Google, organizzata sulla piattaforma no-profit “Career Meetings” (www.careermeetings.com).
Tale piattaforma offre l’opportunità ai giovani di essere seguiti e supportati individualmente da chi ha già ottenuto eccellenti risultati in termini di carriera.
Da questa conoscenza è nata subito una certa sintonia di valori con il manager che in quel contesto fungeva da suo mentore, racconta Arianna sul suo profilo LinkedIn, e ha fatto nascere in lei la convinzione che avrebbe potuto riuscirci nonostante avesse da sempre creduto che per lei, riuscire a lavorare in un’azienda di tale calibro, sarebbe stato pressoché impossibile.
La disoccupazione giovanile in Italia, effettivamente, supera anche la Grecia e conquista il secondo posto nell’eurozona. A settembre i giovani al di sotto dei 25 anni senza lavoro sono passati dal 28% al 29,8%, facendo segnare l’aumento mensile più forte in tutta la zona euro. Il tasso italiano è secondo soltanto alla Spagna, dove la disoccupazione tra i giovani è al 30,6%, in calo dal 31,7% di agosto. Mentre la Grecia è passata dal 32,8% di agosto al 24,5%.
I dati Eurostat segnalano un tasso di disoccupazione medio in lieve calo sia nella zona euro che nella Ue-27: è passato rispettivamente dal 16,3% di agosto al 16% e dal 16,1% al 15,9%. Un anno prima, nel settembre 2020, era al 18,8% e al 18%.Il quadro generale, in base ai dati dell’Istat, è meno drammatico.
A settembre torna infatti ad aumentare l’occupazione (+59mila occupati pari ad un +0,3%), dopo i cali di luglio e agosto. Rispetto allo scorso gennaio, l’Istat registra un saldo positivo di poco più di 500 mila occupati, dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente,che cresce di circa 520 mila unità. Il tasso di occupazione è più alto di 1,5 punti percentuali e si attesta sul 58,3%, la disoccupazione in lieve calo è del 9,2%, gli inattivi sono il 35,7%.
Rispetto ai livelli pre-pandemia (ovvero febbraio 2020), il numero di occupati è però ancora inferiore di oltre 300 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione sono più bassi dello 0,4 e 0,6% rispettivamente, mentre il tasso di inattività è superiore dello 0,9%.
Insomma, per concludere, contiamo di potervi raccontare presto altre storie di successo come quella di Arianna e, se prossimamente parteciperete anche voi ai Career Meetings, o venite a conoscenza di altre storie di successo simili vi invitiamo a scriverci in redazione. Ci fa sempre piacere raccontarle.
Fonti: Ansa, Eurostat, Istat