Dopo gli straordinari consensi ottenuti con le mostre più recenti – la personale dedicata al mondo del burlesque ispirata a Marilyn Manson e la collettiva per omaggiare le leggende del rock nel ruolo di direttore artistico – Giancarlo Rubino torna ad ammaliare e stupire il pubblico.
E lo fa con un’esposizione di grafiche e disegni, tutti realizzati da lui, che celebrano uno degli attori più amati dagli anni novanta ai giorni nostri: Johnny Depp, protagonista di capolavori assoluti quali “Edward mani di forbice” , l’indimenticabile “Donnie Brasco” e il capitano Jack Sparrow della saga della Disney “Pirati dei Caraibi”.
Soltanto alcuni volti di un interprete dalla filmografia sterminata, che parte dagli anni ottanta per arrivare alla contemporaneità, attraversando decenni di dinamiche sociali e culturali complesse e divenendo emblema di intere generazioni di giovani – e successivamente, di uomini – sensibili, problematici, tormentati ma al contempo ricchi di talento.
Di certo, l’attore preferito di Giancarlo Rubino, impareggiabile nel mescolare arti figurative, suggestioni musicali e settima arte: il suo è un linguaggio unico nell’attuale panorama culturale, non soltanto siciliano.
“Hollywood Vampire” è il titolo della personale dell’artista palermitano in programma dal 10 al 17 gennaio nelle ore serali.
L’evento si terrà a Monreale, in provincia di Palermo, negli spazi di “Art Libri Totò” al civico 6 di chiasso Ciro Menotti, a due passi dalla Cattedrale.
Tredici opere in tutto – una pittura e dodici disegni in grafite – che diventano un unico tributo all’attore, regista, musicista e produttore cinematografico statunitense originario di Owensboro, città del Kentucky dove Johnny Depp – all’anagrafe John Christopher Depp II – è nato il 9 giugno del 1963.
Il titolo della mostra trae le mosse dal nome del supergruppo rock “Hollywood Vampires” nato a Los Angeles nel 2015, formato proprio da Johnny Depp, Alice Cooper e Joe Perry.
L’impegno creativo di Giancarlo Rubino prosegue dunque all’insegna di un sentimento poliedrico e culturalmente “rivoluzionario”: nessuno, prima di lui, aveva realizzato mostre, personali o collettive, ispirate a personaggi come Marilyn Manson o allo stesso Johnny Depp.
Artisti che Giancarlo Rubino “indaga” non solo sotto il profilo musicale e attoriale, ma anche e soprattutto umano: le loro vicende si intrecciano a quelle dei fans di tutto il mondo, assumendo pertanto connotati generazionali.
In questo aspetto, è racchiusa tutta la potenza espressiva del giovane artista, considerato dal pubblico e dagli addetti ai lavori la vera, esaltante e sorprendente novità dello scenario contemporaneo.