UDINE. Nuova vittoria per il sindacato militare dell’esercito “ITAMIL”.
A seguito del ricorso dal Sindacato Itamil Esercito a difesa del Presidente Regionale del Comitato del Friuli Venezia Giulia, Il Maresciallo Capo Romano Lufrano, sono stati condannati il Ministero e lo Stato Maggiore dell’Esercito.
Nello specifico, il sottufficiale era stato trasferito da Udine a Roma. Il ricorso, prontamente presentato dal sindacato Itamil attraverso lo studio legale Battista aveva già portato ad una condanna in primo grado del Ministero e dello Stato maggiore dell’Esercito, imponente la cessazione delle azioni antisindacali ed il ritrasferimento immediato del presidente regionale. Tale verdetto aveva, inoltre, portato al risarcimento, da parte degli enti, di euro 2.000,00 più diversi oneri. Nonostante le sentenze nella stessa direzione riguardanti forze armate e di polizia, l’avvocatura di stato aveva, poi, posto opposizione. Conseguenza diretta è stata un’ulteriore condanna in secondo grado atta a cessare le azioni antisindacali e causa del pagamento di 3.600,00 più tutti gli altri oneri (per un totale di quasi 6.000,00 euro). In entrambi i casi, ad emettere la sentenza è stato il Giudice del Lavoro di Udine.
In una nota del Sindacato, a firma del Presidente Sandro Frattalemi e del segretario generale, Girolamo Foti, si legge: “Chi paga effettivamente dazio? Il contribuente – recita il testo -. È ora che i soldi pubblici vengano gestiti con maggior cura visto la grave crisi economica che investe il nostro paese. Il direttivo – in conclusione della nota – ringrazia il Tribunale di Udine per aver reso giustizia nei riguardi di un nostro dirigente”.