La Cinémathèque Française inaugura una retrospettiva sul grande regista Marco Ferreri. Il 12 e il 26 febbraio sarà proiettato il film “La Chair” (La Carne), tra le più importanti opere del regista, che ha fatto conoscere il talento e la bellezza di Francesca Dellera a tutto il mondo.
La retrospettiva su Marco Ferreri e l’omaggio a Francesca Dellera
La Cinémathèque Française, l’archivio cinematografico che conserva uno dei più ricchi patrimoni di celluloide al mondo, dedica una retrospettiva al grande regista italiano Marco Ferreri. Scomparso a quasi 70 anni, Ferreri ha diretto numerosi film divenuti poi autentici cult movie riconosciuti in Italia e all’estero, il 12 e il 26 febbraio sarà proiettato, nell’ambito di questa rassegna, “La Chair” (La Carne) che fece conoscere sulla scena internazionale il talento e la strepitosa bellezza di Francesca Dellera. Il film venne pensato e scritto su misura per lei, un omaggio alla sua perentoria bellezza definita dallo stesso Ferreri “la pelle più bella del cinema italiano”. Il regista, insieme alla sua collaboratrice Liliana Betti (nota sceneggiatrice di molti film di Federico Fellini), andava tutti i giorni a casa dell’attrice con il fine di modellare il più possibile la sceneggiatura sulla sua persona e confrontarsi con le idee di entrambi. Il film “La Chair” (La Carne) partecipò quell’anno in concorso al Festival del Cinema di Cannes, ottenendo un grande successo sia da parte del pubblico che della critica, così come la sua protagonista Francesca Dellera. Vedendo il film il grande regista Federico Fellini rimase folgorato dalla bellezza e dalla sua presenza scenica tanto che le propose subito il ruolo della Fata nel film “Pinocchio” con Roberto Benigni, film purtroppo rimasto irrealizzato per la prematura scomparsa del regista.
“La Chair” (La Carne) un film su misura per Francesca Dellera
La rassegna organizzata dalla Cinémathèque Française rende omaggio a Marco Ferreri attraverso la proiezione dei più importanti film diretti dal grande regista italiano come “La Chair” (La Carne), che sarà proiettato il 12 e il 26 febbraio e che vede protagonista la bellissima Francesca Dellera al fianco di Sergio Castellitto. Il film fu definito “una allegorica eucarestia pagana”. Paolo e Francesca, questi i nomi dei due personaggi principali, si incontrano all’inizio del film all’interno di un night club dove lui suona al pianobar. La passione e “l’amour fou” che scoppia subito li porta alla reclusione volontaria nella casa al mare di lui, prigionieri dell’urgenza data da un rapporto totalizzante, soprattutto da parte di Paolo (personaggio interpretato da Sergio Castellitto), che condurrà entrambi a conseguenze estreme e a un finale tragico per la splendida e carnale protagonista. Francesca Dellera è l’assoluta rivelazione del film, il più famoso critico cinematografico Tullio Kezich descrive l’attrice con queste parole di grande ammirazione: “La fisicità di Francesca Dellera è parlante, possiede quel qualcosa in più che hanno le figure schermiche di eccezione, tanto a suo agio davanti la macchina da presa che quando è nuda sembra vestita e quando è vestita sembra nuda il suo personaggio le calza alla perfezione e si contrappone alla lucida follia di quello interpretato da Castellitto. Marco Ferreri intendeva con quest’opera celebrare la donna e l’attrice simbolo di bellezza e anarchia che per lui era “sensuale come nessuna”. Le due proiezioni in programma il 12 e il 26 febbraio all’interno della retrospettiva dedicata al regista sono quindi un’occasione importante per riscoprire il film che ha fatto conoscere a livello internazionale Francesca Dellera “la pelle più bella del cinema italiano”.