Dallo scorso autunno il Governo italiano sta provando a limitare gli effetti del rincaro dei prezzi dell’energia. Misure che per Stefano Donnarumma dovranno prima o poi lasciar spazio ad una soluzione che guardi al lungo termine.
Terna, Stefano Donnarumma: Italia ancora troppo dipendente dal gas
Nonostante l’Italia abbia chiuso il 2021 con un tasso di crescita del 6,5% (secondo i dati Istat non accadeva dal 1976), il Paese è ancora alle prese con la pandemia e i suoi effetti. Tra questi il caro energia, che si riflette inevitabilmente sulle bollette degli italiani. Da mesi famiglie e imprese stanno facendo i conti con l’aumento di luce e gas. L’allarme è stato recentemente lanciato anche da diversi Enti locali, con le bollette che rischiano di diventare una vera e propria voragine nei conti pubblici. Sul tema è intervenuto Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna e dal 1° gennaio in carica come Presidente di GO15, l’associazione che riunisce i principali operatori della trasmissione elettrica a livello internazionale. In una puntata di "Radio anch’io", in onda su Radio 1, il manager ha innanzitutto illustrato la causa principale legata al caro energia: "Negli ultimi mesi la ripresa economica internazionale dovuta alla riduzione dell’impatto del Covid ha portato ad un maggiore consumo delle fonti fossili, in particolare del gas. E come sempre accade in un mercato quando cresce la domanda rispetto ad una certa risorsa, i prezzi salgono perché diminuisce la disponibilità". L’Italia, ricorda Stefano Donnarumma, produce il 60% dell’energia elettrica che serve grazie a impianti che utilizzano gas metano. Ed è ancora oggi fortemente dipendente dai Paesi esteri per il suo approvvigionamento energetico.
Stefano Donnarumma: necessario portare le rinnovabili dal Sud alle imprese del Nord
Negli ultimi mesi il Governo italiano è intervenuto per calmierare l’aumento dei prezzi. Misure giuste e necessarie, ha commentato nel suo intervento Stefano Donnarumma, ma che tuttavia restano un palliativo. Per risolvere una volta per tutte quello che per l’Italia è un problema atavico, ossia la dipendenza dalle fonti fossili, è necessario infatti puntare sulle rinnovabili. Per l’AD e DG di Terna si tratta della soluzione più efficace sul lungo periodo: "Attualmente dalle fonti rinnovabili riusciamo a produrre solo il 35-36% di energia che ci serve. Dobbiamo aumentare la percentuale e renderci sempre più autonomi e indipendenti". Il primo passo da fare è sfruttare a pieno le potenzialità dei nostri territori: "Il nostro Mezzogiorno offre grandissime opportunità di generazione sia solare che eolica – ha spiegato Stefano Donnarumma – Il lavoro di Terna è continuare a costruire, irrobustire e adeguare l’infrastruttura di rete affinché si possa prendere l’energia e trasportarla al nord Italia, dove sono collocate le grandi industrie che la assorbono".