Coinvolte 7 macroaree dell’Unione Europea nel prossimo quadriennio. Verranno testati nuovi vitigni e metodi di coltivazione per affrontare il cambiamento climatico
Gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo da anni il settore vitivinicolo europeo, da qui nasce l’urgenza di trovare soluzioni efficaci, che sappiano adattarsi alle nuove sfide imposte da ecosistemi in continua evoluzione. Cantina Toblino, cooperativa di produttori con sede nella Valle dei Laghi in Trentino, da sempre attenta alla tutela del territorio, prende parte al progetto IMPETUS per incentivare una viticoltura lungimirante e rispettosa dell’ambiente. IMPETUS – Turning climate commitments into action affronta il tema della sostenibilità con azioni concrete per rispondere in modo efficiente ed efficace all’emergenza climatica e ambientale.
Il programma lanciato dall’Unione Europea, nei prossimi quattro anni, coinvolgerà sette aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna, alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare alle pendici del Monte Bondone in Trentino, nella Valle dei Laghi. L’obiettivo è analizzare e proporre metodologie e tecniche adattabili in tutte le sette regioni selezionate, dando da un lato un contributo a viticoltori e agricoltori europei e fornendo dall’altro modelli di gestione del territorio agli enti e alle autorità locali.
La viticoltura è una risorsa economica e culturale da preservare: per questo la Valle dei Laghi, zona vocata alla produzione di uve e vini d’eccellenza, diventa la protagonista di un progetto di studio che va a testare modelli di simulazione, governance e supporto alle decisioni, nuovi vitigni e spostamento delle aree coltivabili, gestione e valutazione integrata del rischio, attivazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Eurac Research, centro di ricerca con sede a Bolzano, curerà l’indagine ideando, provando e implementando soluzioni capaci di gestire in modo ottimale la risorsa più preziosa, l’acqua. Proprio questo fattore ha coinvolto due importanti partner, essenziali per la riuscita del progetto e per la gestione sana e responsabile in viticoltura dell’elemento: il Bacino imbrifero montano (BIM) Sarca-Mincio-Garda e MobyGIS, azienda trentina che si occupa di modellazione e ottimizzazione del ciclo dell’acqua.
Il tema della sostenibilità e del cambiamento climatico verrà inoltre trattato da Carlo De Biasi, direttore generale di Cantina Toblino e vice presidente di Lien de la Vigne – Vinelink international, al prossimo convegno dell’Associazione internazionale nata nel 1992 per la ricerca e l’innovazione vitivinicola. L’intervento, in programma venerdì 1° aprile a Parigi presso la Maisons des Arts e Metiers, dal titolo How to try to mitigate the effects of climate change for the production of Trento DOC sparkling wine, tratterà gli effetti del cambiamento climatico sulle coltivazioni viticole montane dedicate alla produzione di spumanti Trento DOC. Al Convegno saranno presenti numerosi produttori vitivinicoli, europei e non solo, che condivideranno le proprie esperienze sul campo.
“Chi lavora quotidianamente la vigna – dichiara Carlo De Biasi – nei prossimi anni dovrà compiere scelte decisive per affrontare al meglio le conseguenze del cambiamento climatico. Oggi abbiamo strumenti che ci permettono di mitigare gli effetti ambientali negativi sulla qualità di uve e vini. Possiamo fare analisi e studi di vocazionalità con strumenti all’avanguardia che permettono di sviluppare, ad esempio, la viticoltura in aree a quote altimetriche superiori alla media, al fine di preservare l’eleganza e la fragranza dei vini. Tutto questo ci permetterà nel prossimo futuro di migliorare la qualità delle uve attraverso una viticoltura innovativa, attenta, rigorosa e sostenibile”.