I fedeli della Chiesa di Scientology bresciana si sono ritrovati nel sermone domenicale per celebrare la nascita di L. Ron Hubbard
La Chiesa di Scientology bresciana ha offerto ai propri fedeli e a chiunque desiderasse partecipare, il consueto Servizio Domenicale ricordando l’anniversario della nascita del fondatore avvenuta il 13 marzo del 1911.
Nell’occasione, oltre alla consueta lettura del Credo della Chiesa e della preghiera per la Libertà Totale, si è data evidenza agli importanti riconoscimenti pubblici che quest’anno istituzioni, accademici e rappresentanti di altre fedi hanno voluto attribuire a L. Ron Hubbard.
Il fondatore è stato ringraziato sia per l’impegno nelle attività sociali condivise da sacerdoti e laici, sia per la sua opera ispiratrice verso la salvezza, la felicità e la libertà spirituale.
Per comprendere l’importanza dell’aiuto per Hubbard e per gli scientologist, basta considerare la seguente sua affermazione del 30 giugno 1960: “Se qualcuno chiede: ‘Qual’è il motivo per vivere?’ strano a dirsi, l’apparente risposta a questa cosa, L’apparente risposta, se vuole ottenere un motivo fondamentale e definito, è di aiutare la gente. A quanto pare è un motivo fondamentale dell’esistenza”.
I fedeli presenti alla celebrazione hanno voluto mandare un saluto al loro amico Ron con un minuto di personale riflessione sul valore che l’incontro di Scientology ha avuto nelle loro vite.
L. Ron Hubbard nacque a Tilden, nel Nebraska, il 13 marzo 1911 e, facendo leva sulla possibilità che ebbe fin da piccolo di studiare e viaggiare, visse una vita improntata alla ricerca di conoscenza e metodologie che potessero aiutare l’uomo a trovare risposte riguardo sé stesso, la propria mente e la vita più in generale. La sua opera è composta di decine di milioni di parole pubblicate su libri, conferenze registrate e film. Con centinaia di milioni di pubblicazioni nelle mani delle persone, l’opera di L. Ron Hubbard risulta essere fonte di ispirazione per persone che vivono in ogni continente e sono accomunate dallo spirito d’aiuto che lui stesso esorta ad avere nella quotidianità.