Recenti studi hanno ipotizzato che potrebbe esistere un legame tra la comparsa di acufeni e la mancanza di vitamina B12. Starkey, leader mondiale nella produzione e distribuzione di protesi acustiche altamente tecnologiche, spiega l’attuale posizione degli esperti a riguardo.
Milano, marzo 2022 – L’acufene, un rumore o ronzio avvertito nelle orecchie in assenza di stimoli esterni, viene percepito almeno una volta nella vita dal 20% della popolazione mondiale. I fattori alla base di questo sintomo sono molteplici, dall’assunzione di alcuni farmaci all’esposizione a rumori molto forti. Da anni, ormai, gli studiosi hanno notato che uno stile di vita sano sembra essere associato a una minore incidenza di acufeni e recenti studi hanno evidenziato una possibile correlazione tra un deficit di vitamina B12 e la loro presenza.
La vitamina B12, o cobalamina, è una vitamina che si assume consumando determinati cibi, come la carne rossa, il pesce, il pollame, il fegato, il latte e le uova; è fondamentale per la formazione del midollo osseo e la produzione di globuli rossi e bisognerebbe assumerne circa 2,4 mcg al giorno per non incorrere in numerosi problemi al sistema nervoso. Uno studio dell’American Journal of Otolaryngology ha misurato i livelli di vitamina B12 in più di un centinaio di militari, la metà dei quali con acufene cronico o perdita uditiva dovuta a un’eccessiva esposizione ai rumori, e ha notato che è molto più probabile ritrovare una carenza di vitamina B12 nei soggetti che sperimentano acufeni o ipoacusia.
Un recente studio della Società Audiologica Americana ha invece constatato che una dieta con alti livelli di vitamina B12 sembrerebbe legata a una minore incidenza di acufeni, mentre un esperimento a doppio cieco del Lucknow Medical College del 2012-2013 ha dimostrato che i pazienti con acufene e bassi livelli di vitamina B12 riscontravano un miglioramento dei sintomi dovuti all’acufene dopo essere stati sottoposti a una terapia per ripristinare livelli normali di vitamina B12. Tutte queste analisi non sono però riuscite a capire quale potrebbero essere le ragioni per cui la vitamina B12 sembri fare da scudo contro l’acufene.
Certamente, però è bene svolgere controlli periodici dall’otorinolaringoiatra o dal proprio medico di base, soprattutto se si è avanti con l’età o se si è sofferto in passato di otiti frequenti e croniche. Nell’eventualità in cui si soffra già di acufeni e la sola amplificazione dell’ambiente circostante fornita dall’apparecchio acustico, non ne affievolisca la percezione, la tecnologia Tinnitus Multiflex, sviluppata da Starkey, con una sonoterapia personalizzata, utilizzando un rumore bianco, riesce ad alleviare alcuni acufeni. Questo arricchimento sonoro può essere regolato dall’audioprotesista in base alle necessità del paziente, il quale può a sua volta interagire sull’arricchimento sonoro direttamente con la app Thrive Hearing Control.