L’8 marzo scorso è stata raggiunta una nuova tappa per il passaggio, iniziato il 3 gennaio, dei canali HD sulle nuove frequenze del digitale terrestre. SG S.p.A., società specializzata nella distribuzione di beni di consumo tecnici e principale distributore dei grandi brand di elettronica, fa il punto della situazione.
SG S.p.A.: lo switch off dei canali HD
Lo switch off, ovvero la transizione dei canali, sarà un processo nazionale graduale fino alla fine del 2022, spiega SG S.p.A., le vecchie frequenze verranno mantenute in un “doppio binario”. Il passaggio progressivo e non improvviso verso le nuove frequenze risulta fondamentale al fine di concedere il tempo necessario per adeguarsi ai nuovi standard. L’8 marzo scorso è stata attivata in tutta Italia la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT: i televisori capaci di supportare tale tecnologia consentono quindi ai cittadini di ricevere i programmi HD. Gli standard innovativi hanno la capacità di migliorare la qualità e aumentare la compressione del segnale, occupando al contempo minore banda. Il secondo switch off, ricorda SG S.p.A., rinviato a data da definirsi, prevede invece il passaggio dallo standard Mpeg-4 al DVB-T2 con codifica Hevc Main 10.
L’approccio di SG S.p.A. verso i cambiamenti tecnologici
La transizione dei canali prevede inoltre il trasferimento della 700Mhz dal broadcasting televisivo, dedicando le bande più capienti al settore mobile e IOT: lo switch off, spiega SG S.p.A., consente infatti di predisporre frequenze per lo sviluppo della telefonia 5G. A stabilire il passaggio è stata l’Unione Europea con lo scopo di ottimizzare le bande. La maggior parte delle TV recenti, in teoria tutte quelle vendute dal 2018 in poi, sono compatibili sia con l’Mpeg-4 sia con l’Hevc. Le opzioni per rimanere aggiornati con gli standard tecnologici sono comunque diverse: dall’utilizzo dei bonus messi a disposizione dal Governo per l’acquisto di nuovi televisori, rottamando il vecchio, all’acquisto senza rottamazione o, ancora, l’utilizzo di un decoder esterno. In linea con le necessità di innovazione, SG S.p.A. ha dismesso, fin dal 2018, gli apparecchi non in grado di soddisfare gli standard tecnologici richiesti.