La nuova settimana comincia con una lungo infornata di dati macro dalla Gran Bretagna, mentre sul mercato valutario la sterlina si avvicina sui massimi di 17 mesi rispetto al dollaro.
Dati macro e mercato valutario
Il dato macro più importante riguarda la crescita del PIL britannico, che rallenta più del previsto.
L’economia britannica infatti cresce dello 0,1% mese-mese a febbraio, rallentando bruscamente rispetto allo 0,8% di gennaio. Il dato ha mancato le previsioni del mercato, che erano per un aumento dello 0,3%.
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Deficit commerciale e produzione industriale
Si riduce intanto il deficit commerciale, che scende a 9.261 miliardi di sterline a febbraio, rispetto al record di 12.838 miliardi visto il mese precedente. Le esportazioni sono aumentate del 4,4% a 55.974 miliardi, mentre le importazioni sono diminuite dell’1,8% a 65.235 miliardi. Diminuzioni ci sono state sia sia dei paesi dell’UE (-3,3%) che dei paesi non UE (-1,7%).
Altro dato macro che interessa il mercato valutario è la produzione industriale. Nel Regno Unito è scesa dello 0,6% a febbraio, dopo un aumento dello 0,7% del mese precedente. Le aspettative del mercato erano per un aumento dello 0,3%. La produzione è rimasta sotto i livelli pre-pandemici in tre dei quattro settori di produzione.
Un altro dato macro riguarda la crescita del settore delle costruzioni, che nel Regno Unito rallenta più del previsto: 6,1% anno su anno rispetto al 10% rivisto del mese precedente.
La sterlina resta tonica
Sul fronte del mercato valutario, la sterlina britannica passa di mano a circa $ 1,30, e molte strategie opzioni binarie 1 minuto puntano contro la valuta del Regno Unito.
Questo valore è vicino al minimo dal novembre 2020. Incidono proprio gli ultimi dati macro, che hanno mostrato che l’economia della Gran Bretagna ha rallentato bruscamente a febbraio.
Sul fronte della politica monetaria, la BOE ha effettuato la terza stretta a marzo, portando il costo del denaro a livelli pre-pandemici. Il mercato valutario continua a scommettere che la Banca d’Inghilterra aumenterà i tassi all’1% il prossimo 5 maggio, e si aspettano i tassi al 2% o il 2,25% per fine anno.