Ernia Roma
Ernia Roma Tecniche chirurgiche Dott. Carlo Farina
Ernia Roma la cause dell’ernia inguinale
Ernia Roma In condizioni normali nell’adulto i visceri addominali non fuoriescono attraverso tali porte, ma una serie di fenomeni possono determinare tale evento, ovvero:
• sforzo fisico ( tosse e sforzi per evacuare)
• obesità
• rapido dimagrimento
• debolezza muscolare.
Spesso la causa dell’insorgenza di un’ernia inguinale è rappresentato dallo sforzo per evacuare, infatti si presenta maggiormente nelle persone affette da stipsi o stitichezza.
Ernia Roma | I sintomi dell’ernia inguinale
I sintomi lamentati dal soggetto consistono generalmente in un gonfiore della zona inguinale che può andare da un modesto cordone, alle enormi ernie che occupano anche tutto lo scroto.
Tale gonfiore generalmente scompare in posizione sdraiata e e ricompare in posizione in piedi. A questo si accompagna un senso di peso, bruciore inguinale o testicolare, turbe digestive e a volte alterazioni delle abitudini intestinali.
Spesso il soggetto che ne è portatore per la paura dell’intervento si trascura potendo così andare incontro a complicanze fra cui lo strozzamento erniario cioè lo strangolamento del viscere erniato con conseguente sviluppo di un quadro drammatico di “addome acuto” (caratterizzato da una sintomatologia rapidamente progressiva con blocco intestinale con impossibilità di emissione di feci e gas, dolore acuto ed addome teso ed intrattabile), in grado di mettere seriamente a repentaglio la vita del paziente se non tempestivamente trattato con un intervento chirurgico urgente.
Ernia Roma | Tecniche Chirurgiche
L’unico trattamento dell’ernia inguinale è chirurgico.
L’intervento si chiama: ERNIOPLASTICA.
Esistono principalmente 2 tecniche per il trattamento dell’ernia inguinale:
Ernia Roma | Ernioplastica con rete
E’ la tecnica più utilizzata sia per i suoi brillanti risultati sia per la facilità di esecuzione. Una prerogativa di questo intervento è che può, nella maggioranza dei casi, essere eseguito in ANESTESIA LOCALE (cioè con delle iniezioni di anestetico locale solo sopra l’inguine).
Spesso il paziente ha timore di queste “punture” e l’anestesista lo aiuta con una leggera sedazione che evita al soggetto di vivere l’evento chirurgico come un trauma.
Attraverso una piccola incisione obliqua o orizzontale sopra l’inguine, di 3-5 cm, viene reintrodotto il viscere erniato nella cavità addominale.
La successiva riparazione attualmente è eseguita con una tecnica che contempla il posizionamento di una RETE in materiale non riassorbibile (ad esempio il polipropilene) che induce una reazione cicatriziale tale da creare una barriera che impedisce una ulteriore formazione erniaria.
La rete viene preparata in 2 pezzi: uno avvolto su se stesso a forma di cono che viene infilato nel tragitto dell’ernia, ed uno di forma rettangolare arrotondato su un margine che viene applicato sulla zona e fissata con un punto oppure con della colla.
La chiusura della ferita è eseguita con punti riassorbibili (non ci sono punti visibili sulla pelle) e cerottini impermeabili.
L’intervento generalmente dura 20-40 minuti.
Dopo l’intervento il paziente potrà andare a casa accompagnato, ma necessita di una serie di istruzioni sulle fasi del decorso postoperatorio, la cui comprensione è fondamentale per evitare che l’operato si senta “abbandonato” dal chirurgo.
In tal senso ho redatto un foglio di istruzioni postoperatorie (le chiamo ” istruzioni per l’uso”) che consegno prima della dimissione che solitamente avviene dopo 1-2 ore all’intervento.
Informazioni post-operatorie dopo l’intervento di ernioplastica con rete del del Dott. Farina:
La parte operata rimane generalmente indolore per molte ore dopo l’intervento grazie all’anestetico locale. Prima della dimissione le è stato somministrato un antidolorifico che le permette di essere accompagnato a casa in macchina. Tornando a casa si ricordi di acquistare le medicine prescritte perchè vanno assunte dalla sera dell’intervento. Anche la mutanda elastica contenitiva per ernia inguinale va indossata immediatamente e tenuta giorno e notte per 5 giorni, poi solo di giorno per 30 giorni. Noterà che alcuni farmaci devono necessariamente essere assunti anche se non avesse fastidi, mentre altri solo in caso di necessità.
Per i primi due giorni, si riposerà tra il letto e la poltrona, mangiando cibi leggeri e posizionando del ghiaccio sull’inguine tre volte al giorno per un’ora. Dal terzo giorno le consiglio di camminare, uscendo anche di casa, perchè ciò favorisce una più rapida scomparsa dei fastidi nella zona operata. I fastidi si presentano specialmente durante i cambi di posizione da sdraiato a seduto e da questa alla posizione in piedi. Una volta assunta la posizione desiderata si sentirà meglio. Ovviamente tutti i disturbi sono maggiori per i pazienti operati per ernie bilaterali o inguinoscrotali.
L’incisione chirurgica è chiusa con punti intradermici ovvero interni che si riassorbono da soli (non ci sono punti visibili sulla pelle) ed è protetta da alcuni cerottini impermeabili bianchi (steristrips) al di sopra dei quali c’è una garza.
Il paziente deve fare la doccia dopo 3 giorni dall’intervento con tutta la medicazione, avendo l’accortezza di sostituire esclusivamente le garze lasciando gli steristrips che saranno tolti durante le medicazioni post-operatorie o cadranno durante le doccie entro 15 giorni. Dopo la doccia sostituisca il cerotto o la garza esterna semplicemente asciugando la parte. Non c’è bisogno di disinfettanti nè di cerotti impermeabili.
La rete utilizzata per questa operazione, rende la riparazione estremamente forte e solida immediatamente. L’attività sportiva verrà ripresa gradatamente alla fine del primo mese dall’intervento.
Dovrà evitare cibi troppo pesanti, bere almeno due litri di liquidi – acqua non gasata, the, succhi di frutta, brodo, ecc. – per i primi giorni, al fine di favorire le funzioni intestinali ed evitare gli sforzi per evacuare. Eventualmente potrà utilizzare una supposta di glicerina o un blando lassativo dopo il secondo giorno. bustina la sera)