La settimana delle Borse è iniziata con il piede sbagliato. Gli Eurolistini hanno chiuso in calo, mentre la borsa americana si riprende cammin facendo.
Le vendite sono state innescate dai timori per la diffusione del Covid in Cina, con il conseguenze rischio che ulteriori lockdown possano rallentare ancora l’economia, e dalle recenti mosse della FED, che si è lanciata in un atteggiamento molto più aggressivo rispetto a poche settimane fa.
Nel frattempo persistono ancora le incertezze legate alla guerra in Ucraina.
Il bilancio delle borse: prevalgono le vendite
Giornata molto negativa per Piazza Affari, dove l’indice principale FTSEMib chiude a -1,53% a 23.908 punti, segnando la terza giornata di rosso consecutiva. Vendite diffuse anche sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 26.172 punti. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,08%).
Frenata forte anche per le altre borse Europee, come si vede sull’elenco broker autorizzati Consob. Il DAX segna -1,54%, Londra va in flessione dell’1,88%. Parigi scende del 2,01% nonostante la fiducia innescata dalla rielezione di Macron. La borsa francese viene zavorrata da Arcelormittal (-8,35%) e da titoli del lusso come Kering (-4,29%) ed Hermes (-3,87%).
Il mercato USA parte con il segno rosso e poi inverte la rotta. Lo S&P500 segna +0,57%, il Dow Jones +0,70% mentre il Nasdaq +1,29%.
I singoli titoli
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,07 miliardi.
Alla borsa di Milano non tutti i titoli sono stati preda delle vendite. Le utility – in particolare Enel, che sale dell’1,50% – hanno vissuto una giornata positiva.
Male invece i petroliferi, a causa del forte calo del greggio. Le maggiori vendite sono avvenute su Tenaris -6,82% e Saipem -6,44% con Eni -4,79%.
Sotto pressione anche CNH Industrial, che accusa un calo del 5,41%.
Sul valutario…
Sul mercato delle valute intanto l’euro scende ancora rispetto al dollaro, ed è adesso sui minimi di due anni. Chi sa come usare pocket option broker in Italia, avrà fatto parecchio trading al ribasso sulla valuta unica. Crollo dell’oro (-1,84%), che ha toccato 1.895,7 dollari l’oncia.