La mostra internazionale Pro Biennale presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi è ormai diventata un appuntamento imperdibile per i tanti esperti ed appassionati d’arte contemporanea italiana e anche quest’anno si rinnova nella splendida cornice dello Spoleto Pavilion, presso lo storico Chiostro di San Francesco della Vigna a Venezia, la cui facciata della Chiesa è opera del grande architetto Andrea Palladio.
La kermesse vede esposte le opere di tanti artisti contemporanei provenienti da tutta Italia e non solo, tra cui le fotografie di Gino Maria Sambucco.
L’artista che immortala le Dolomiti in una serie di scatti innovativi e poetici, parte dall’idea iniziale di mostrare al visitatore un “volto” diverso delle sue amate vette. Questo perché immaginazione e divertimento vanno a braccetto nella logica del fotografo, che, appena può, immortala quei giochi di luci e ombre che si creano sui pendii, quei profili e quei contorni delle cime che fanno credere di scorgere un viso, un animale di roccia e neve.
Queste le parole del curatore e critico d’arte Salvo nugnes sull’artista: “Gino Maria Sambucco cattura momenti e ricordi, rende immortali le montagne e conferisce loro un carattere unico e spirituale. Un artista attento ed originale, Sambucco esprime il suo amore profondo per le montagne e lo condivide con l’osservatore, che stupisce ed accompagna in un viaggio di contemplazione profonda. Grazie al suo talento, trasforma le immagini in emozioni e traduce silenziosi discorsi in armoniose melodie.”