Dopo i risultati incoraggianti del 2021, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è pronto a condurre il Paese nel raggiungimento dei target ambientali e climatici.
Stefano Donnarumma: "Con l’aggiornamento del Piano ulteriore spinta agli investimenti"
Senza il contributo dell’elettrico la transizione energetica non è ipotizzabile. In vista del ‘net zero’, lo sviluppo della rete è diventato per il Paese sempre più una priorità. Un ammodernamento che si rende necessario in vista della piena integrazione delle rinnovabili. Ed è in questa direzione che Terna intende agire. A ribadirlo è Stefano Donnarumma. Lo scorso 29 aprile l’Amministratore Delegato e Direttore Generale della società che gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana è intervenuto all’Assemblea degli azionisti. Il Gruppo continuerà a investire e ad andare avanti sulla produzione da fonti alternative, ha dichiarato il manager, sottolineando inoltre come il conflitto scoppiato in Ucraina e i rischi sulle forniture di gas russo abbiano dimostrato che "l’Italia deve puntare su sole e vento, combustibili di cui siamo ricchi". Non a caso l’aggiornamento del Piano industriale, presentato a marzo dallo stesso Stefano Donnarumma, prevede ulteriori 10 miliardi di euro destinati a energie rinnovabili, infrastrutture sostenibili e sistemi di accumulo. Un ulteriore impulso nonostante nel 2021 siano state ben 37 le opere autorizzate dal Ministero della Transizione ecologica: "Un primato storico per Terna", ha ricordato l’AD.
Stefano Donnarumma: "Digitalizzazione avrà ruolo centrale nella strategia di Terna"
Terna intende raggiungere gli obiettivi sulla transizione affidandosi sempre di più all’innovazione tecnologica e al digitale, considerati ormai i principali abilitatori del cambio di paradigma energetico. Per aumentare sicurezza, resilienza e performance della rete, spiega Stefano Donnarumma, nel prossimo futuro l’azienda non solo implementerà l’utilizzo di sistemi di diagnostica, IoT e robotica, ma si focalizzerà anche su componentistica di potenza, tecnologie digitali, trasformatori e cavi. Un progetto ambizioso ma che poggia le sue fondamenta su risultati finanziari solidi, come testimonia il via libera degli azionisti al bilancio di esercizio 2021. Il dividendo approvato è pari a 0,2911 euro per azione, in rialzo dell’8% rispetto al 2020: "I dati dello scorso anno hanno segnato un deciso miglioramento rispetto al precedente esercizio – ha commentato Stefano Donnarumma – e nonostante lo scenario economico complesso, il titolo ha chiuso in positivo. il mercato ha dimostrato altresì di apprezzare l’aggiornamento del Piano Industriale, con il titolo che ha ritoccato, proprio nel mese di aprile, i massimi storici raggiungendo 8,26 euro".