Ancora un episodio di violenza femminile e ancora una volta la vittima è una giovane donna. Ma anche in questo caso solo lo spray antiaggressione è riuscito a scongiurare l’ennesimo episodio di femminicidio.
Siamo in Toscana, a Livorno, dove alle prime ore del mattino del 24 aprile scorso una donna di 30 anni ha chiamato la centrale operativa della Polizia per raccontare di un’aggressione con un coltellino spaccaghiaccio da parte di un uomo quasi coetaneo, già noto alla vittima per le sue continue ed insistenti avances avvenute in passato. In realtà, si è trattato di un vero e proprio tentativo di omicidio, sventato solo grazie alla prontezza della donna di difendersi tempestivamente con uno spray urticante.
Lo stesso uomo, è poi riuscito a fuggire e a rifugiarsi nella casa del fratello, da dove ha avvertito la Polizia per costituirsi. A seguito della formalizzazione della denuncia da parte della vittima, l’aggressore è stato condotto in carcere.
Tuttavia, il tentativo di omicidio non è avvenuto per caso perché, stando alle ricostruzioni degli agenti, lo stesso uomo era uno stalker della vittima, già arrestato nel 2020 per atti persecutori nei suoi confronti e con divieto di avvicinamento. Tant’è vero che nel corso della perquisizione avvenuta nel suo domicilio, gli agenti hanno trovato tre sistemi Gps con i quali seguiva, con ogni probabilità, gli spostamenti dell’auto della vittima, la quale risultava già inserita nella lista delle vittime di stalker della questura.