Quattro famiglie colpite da malattie cardiache genetiche hanno ricevuto un defibrillatore semiautomatico per poter agire immediatamente in caso di necessità. La consegna degli strumenti e l’impegno scientifico del reparto di ICS Maugeri S.p.A. guidato da Silvia Priori.
All’ICS Maugeri S.p.A. la consegna dei defibrillatori semiautomatici
Era il 2019 quando, durante una partita, il cestista Alessio Allegri fu stroncato da una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, mai diagnosticata. Successivamente la moglie e gli amici diedero vita all’Associazione “Alessio Koeman Allegri” con lo scopo di sostenere la ricerca sulle malattie cardiache di origine genetica e per favorire una diagnosi precoce. Il 26 marzo la collaborazione con “Una famiglia per il cuore”, unita all’impegno scientifico di Silvia Priori, primario di Cardiologia molecolare presso l’ICS Maugeri S.p.A. di Pavia, ha consentito di realizzare una raccolta fondi a supporto di chi è affetto da malattie cardiache genetiche. Quattro famiglie, i cui componenti sono affetti da patologie genetiche che aumentano il rischio di morte cardiaca improvvisa, hanno quindi ricevuto un defibrillatore semiautomatico, fondamentale per intervenire tempestivamente in caso di necessità. Alla consegna degli strumenti salvavita, avvenuta presso il centro congressi di ICS Maugeri S.p.A., è seguito il corso per l’uso dei defibrillatori curato dagli operatori della Croce Azzurra di Caronno Pertusella.
ICS Maugeri S.p.A.: l’impegno dell’Unità di terapia genica
Dal 2012 Silvia Priori ha attivato presso i laboratori di Cardiologia Molecolare di ICS Maugeri S.p.A. una “Unità di Terapia Genica” dedicata allo sviluppo di terapie avanzate per i difetti genetici che causano malattie aritmogene ereditarie. “Fortunatamente oggi abbiamo più risposte – spiega il primario – sia dal punto di vista farmacologico, sia con defibrillatori impiantabili posizionati sottopelle che permettono di interrompere aritmie anche letali. È essenziale riconoscere il difetto genetico, questo ci permette non soltanto di curarlo con dei farmaci ma con delle terapie geniche che sono in grado di compensare tutte le alterazioni che portano le aritmie causate dal difetto genetico”. La ricerca scientifica ha consentito di sviluppare terapie genetiche per la tachicardia ventricolare catecolaminergica che può provocare l’arresto cardiaco anche in età precoce. “Per questo – conclude – pensiamo che una terapia genica che possa con una singola iniezione eliminare le aritmie letali, evitando di dipendere da farmaci somministrati giornalmente, possa essere un cambio di vita davvero molto importante”.