Il 19 giugno presso lo storico Palazzo delle Arti di Bassano del Grappa sarà esposta la mostra personale della talentuosa Silvana Mascioli.
L’evento vedrà la partecipazione del curatore Salvo Nugnes ed ospiti straordinari come la già direttrice di “Chi” e “Diva e Donna” Silvana Giacobini, la poetessa Irene Caterella, il Pres. del museo A. Canova Renato Manera e Tano Lanza del “Ballo di Simone”.
Fin dagli anni ’70, il rapporto iniziale di Silvana Mascioli con l’Optical art si è sviluppato progressivamente attraverso approfonditi studi nel campo scientifico, psicologico e pedagogico. Nel tempo, si è sempre più evidenziata nelle sue opere la realizzazione planetaria dell’energia pura, come nutrimento essenziale alla sopravvivenza umana e globale, a favore della vita; così, le rappresentazioni delle relazioni soggettive ed oggettive, materiali ed immateriali, naturali e sovrannaturali, sembrano quasi vagare nello spazio, nuotando nelle acque sof
fici delle unità cosmiche. Negli anni ’80, le sue ricerche, concentratesi sempre più sulle forme, sui colori fondamentali e sui nuovi materiali, hanno messo in evidenza l’effetto nefasto causato sui bambini dall’uso sconsiderato dei mezzi audiovisivi di massa, che può portare, come estrema
conseguenza, alla morte dell’infanzia, cioè alla scomparsa di una fase fondamentale dell’evoluzione e della maturazione dell’essere umano. Nel corso degli anni 2000, ha portato avanti una ricerca, attraverso un sistema di comunicazione e di scambio, un confronto a più voci sull’idea di differenza individuale, sociale e culturale, per la creazione di uno spazio collettivo tra culture e diversità e per fornire spunti ed elementi di riflessione sul nostro ruolo nella vita. Nelle sue dinamiche artistiche ha preso, così, vita un moto energetico positivo, che andrebbe osservato e valorizzato come momento o movimento storico di ricostruzione e di rinnovamento; questa ‘energia’ fluttuante, relazionale, si muove, infatti, costantemente, alla ricerca di novità, per ritrovare le forme pure della solidarietà, della bellezza e della libertà; la sua origine vibrazionale ed ondulatoria tende a creare un centro dell’energia, che prefigura la necessità di un’unione umana, relazionale, sociale e con la natura, che esprime la forza di un rinnovamento profondo e di un cambiamento positivo nell”Essere’, come principio di una nuova era.