Milano, giugno 2022 – Nel settore finanziario il gap di genere è molto forte, considerato che la presenza femminile tra gli addetti ai lavori è pari a un misero 13%. Guardando alla finanza alternativa, i dati purtroppo non migliorano: secondo l’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico di Milano, solo il 10,35% di coloro che hanno effettuato un investimento in equity crowdfunding è donna. Non a caso, anche nell’immaginario comune, chi si occupa di investimenti è quasi sempre un uomo, ben vestito e, perchè no, anche un po’ spregiudicato.
In questo contesto si inserisce però Opstart, il primo fintech hub nazionale e uno dei tre principali player sul mercato del crowdinvesting, in Italia. La società sta facendo la propria parte per combattere la disparità di genere, oltre che gli stereotipi culturali, nel mondo degli investimenti. Non a caso, ha appena nominato Anna Raschi, giovane donna di 29 anni, come General Manager. Raschi, insieme al CEO, è attualmente alla guida di un team composto da oltre il 60% di donne (per l’80% under 30). Senza dimenticare che Opstart vanta una percentuale di investitori di sesso femminile pari al 15.15%, nettamente superiore alla media di mercato, ferma al 10,35%.
“A cosa è dovuto, tutto ciò? Secondo noi, parte del merito è attribuibile ai criteri di selezione dei progetti che proponiamo sulla nostra piattaforma. Da sempre, siamo infatti attenti a scegliere startup e PMI con un impatto positivo sulla società e sull’ambiente e, le donne, sono di certo propense ad investire su realtà che hanno un impatto positivo su ciò che ci circonda” ci dice Giovanpaolo Arioldi, Ceo di Opstart. “La distanza delle donne dal settore finanziario ha radici culturali e sociali forti, ne siamo consapevoli. Ma il superamento delle disparità di genere in tutti i settori avviene anche con la conquista dell’autonomia nella gestione patrimoniale, da parte delle donne” ci dice Anna Raschi, Managing Director di Opstart. “Senza dimenticare che il genere di una persona non dice nulla del suo carisma, della sua tenacia, della sua capacità di guidare un team o, perchè no, del suo fiuto con gli investimenti” conclude Raschi.
Maggiori informazioni su Opstart: Opstart, società fondata nel 2015, nel corso degli anni ha realizzato più di 100 campagne di crowdfunding, con oltre 70 milioni di euro in capitali raccolti (27 milioni solo nell’ultimo anno). La società conta attualmente 16 risorse, fra collaboratori e dipendenti e, nel 2021, ha fatturato 1.35 milioni di euro.