Non poteva davvero augurarsi e sperare di ottenere esiti migliori per la sua mostra personale, il promettente e giovane pittore Daniel Mannini, che ha allestito una ricca e corposa produzione di opere presso la sede della Biblioteca di San Casciano in zona Firenze, riuscendo a realizzare e concretizzare un traguardo ad alto livello. Elogi e consensi di approvazione non si sono davvero fatti mancare, con giusto compiacimento da parte del talentuoso artista fiorentino, che ha raccolto da tutti riscontri di valutazione assolutamente soddisfacenti e commenti totalmente positivi. La dottoressa Elena Gollini, che sta supportando Daniel con una formula di curatela artistica personalizzata ed esclusiva, ha tenuto a esprimere a sua volta le proprie riflessioni in merito dichiarando: “Come dice il saggio proverbio antico sempre attuale e sempre valido, chi semina raccoglie e Daniel ha saputo seminare davvero molto bene attraverso l’organizzazione di questa sua personale, facendo leva sulle sue risorse virtuose e trovando un cliché espositivo idoneo e adeguato alla location, per fondersi e amalgamarsi in modo esemplare e ineccepibile. Insieme abbiamo concertato di scegliere un quadro da donare come gesto simbolico per omaggiare e rendere onore alla grande ospitalità dimostrata dai referenti della biblioteca, che gli hanno anche concesso di prorogare la mostra di una settimana in più rispetto agli accordi iniziali, per i quali doveva terminare ufficialmente il 17 giugno. Questa rinnovata disponibilità di prolungamento è stata ovviamente accolta da Daniel con piacevolissima e inaspettata sorpresa, trasmettendogli ancora più carica positiva verso questa esperienza così entusiasmante. Certamente questa mostra farà da traino anche per promuovere il nuovo sito web di Daniel https://danielmanniniart.it che raccoglie contenuti davvero interessanti ed eterogenei come impostazione”. E ancora, la dottoressa Gollini ha evidenziato: “Ho suggerito a Daniel di lasciare un quadro come omaggio di riconoscenza. La sua scelta selettiva è stata davvero impeccabile. Infatti il quadro dal titolo emblematico -Accoglienza- nella sua profusione di sferzante e prorompente esplosione ed effusione cromatica, racchiude al suo interno tutto lo slancio di ispirazione che guida l’atto pittorico e si rende metaforicamente portavoce di tutta quella travolgente passionalità, che sorregge l’apparato creativo di Daniel. La tendenza prevalente della tonalità di colore rosso acceso, marcato e deciso, lascia emergere proprio quella speciale red passion, che appartiene alla sua ricerca sperimentale. È un quadro dunque, che riassume in sé nella sua magica sintesi narrativa di radice astratto-informale, tutta quella commistione di pathos e di trasporto, che consentono a Daniel di incedere e procedere nel suo cammino a testa alta e di sentirsi consapevolmente artefice e fautore di un fare artistico, che coincide con la sua più intima e recondita ragion d’essere”.