L’attività social di Alessandro Benetton: i video, l’interazione con la community, gli insegnamenti e le ispirazioni che lo hanno portato a decidere di scrivere la sua autobiografia.
Alessandro Benetton: comunicare a una community diversa da me mi ha aiutato a mettermi in discussione
"Ho cominciato a dialogare nel web quando mi sono accorto che c’era un problema": Alessandro Benetton lo ha raccontato lo scorso 13 maggio agli studenti del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Padova a cui ha presentato "La Traiettoria", l’autobiografia uscita di recente. "Non volevo che le vicende che coinvolgevano la nostra famiglia potessero ripercuotersi sulla mia attività": la decisione di creare una pagina Instagram è nata anche "per far sapere che la mia attività si dedicava a tutt’altro, gli investitori erano differenti". È stato l’inizio di un’attività social che ha portato Alessandro Benetton a farsi conoscere anche sotto una nuova luce. "Saper di dover comunicare ogni settimana a una community diversa da me mi ha aiutato a mettermi in discussione", ha evidenziato in diverse occasioni: "Quando penso ai temi cerco sempre di uscire dai miei schemi. Credo di avere sempre le idee abbastanza chiare".
Alessandro Benetton: questi video mi portano a farmi molte più domande sulle mie convinzioni
"Da quando ho incominciato a interagire mi sono reso conto che tante cose che davo per scontato non lo sono affatto": l’esperienza social per Alessandro Benetton è fonte di ispirazione ma al contempo anche di insegnamento. "Sapere che devo fare questi video mi porta a chiedermi "secondo te funziona così, ma ne sei sicuro?". Non è detto che gli altri la pensino allo stesso modo. E questo può solo aiutare a migliorarmi". Ma per Alessandro Benetton "la lezione più importante" è nell’interazione con la community: "Questi video mi portano a farmi molte più domande sulle mie convinzioni. E oggi le mie domande possono avere delle risposte: le vostre. Gli utenti come le loro idee hanno arricchito il mio punto di vista". In quest’ottica è nata anche "La Traiettoria": "Spesso studenti e giovani imprenditori mi scrivono per dire che grazie alla mia esperienza hanno imparato qualcosa di nuovo. Ecco che l’idea di un libro ha iniziato ad avere un senso".