Cambiamento climatico e transizione impongono una visione strategica di ampio respiro. Con il suo nuovo Piano, Ferrovie dello Stato Italiane è pronta ad espandersi sui mercati europei e contribuire al processo. A dirlo è l’AD Luigi Ferraris, volato a Bruxelles per presentare la strategia.
Luigi Ferraris al Rail Forum Europe: "Il nuovo Piano FS pensato per affrontare le sfide di oggi"
Aumentare la capacità ferroviaria, raddoppiare la quota merci trasportata su rotaia e contribuire alla transizione green puntando su autoproduzione ed efficienza energetica. Sono gli obiettivi principali del nuovo Piano Industriale 2022-2031 di Ferrovie dello Stato Italiane. Investimenti per oltre 190 miliardi che tuttavia non si limiteranno ai confini nazionali: il Gruppo guidato da Luigi Ferraris intende assumere un ruolo da protagonista anche in Europa, facendosi promotore di servizi di mobilità sempre più sostenibili e interconnessi. È quanto annunciato dallo stesso AD a Bruxelles in occasione della due giorni promossa sul tema da Rail Forum Europe lo scorso 21 e 22 giugno. Il manager ha colto l’occasione per illustrare a Commissari e membri del Parlamento europeo i dettagli della nuova strategia di FS Italiane e gli effetti sulla mobilità attesi da qui ai prossimi dieci anni. Il Piano, ha dichiarato Luigi Ferraris, "è orientato a rispondere alle sfide senza precedenti che affrontiamo oggi, ed è stato progettato sullo sfondo delle grandi trasformazioni globali in corso". Uno sforzo ambizioso, quello del Gruppo, che prevede anche un profondo riassetto organizzativo. Nascono infatti i nuovi poli Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano, grazie ai quali FS Italiane potrà perseguire tre nuove iniziative: "L’efficienza energetica, un presidio coordinato sulle attività internazionali, nonché la creazione di un’unità centrale di servizi condivisi per le società controllate. Con la nuova governance – aggiunge Luigi Ferraris – rafforzeremo, inoltre, le sinergie tra le società operanti all’interno del Gruppo aumentandone l’efficienza e l’efficacia operativa".
Luigi Ferraris: "Nostra attenzione è su reti TEN-T. Puntare a mobilità intermodale"
Centrale nel Piano di Ferrovie dello Stato Italiane l’integrazione con le reti europee: "Se oggi siamo in grado di esprimere la nostra visione su scala europea – ricorda Luigi Ferraris – è grazie all’apertura dei mercati nazionali e servizi ferroviari introdotti a livello UE, e alla progressiva creazione di un unico insieme di norme tecniche oltre i confini dell’Unione". Il lavoro finora svolto sull’ERTMS (European Rail Traffic Management System) e sulla creazione di reti funzionali in tutta Europa va tuttavia accelerato: "Le reti TEN-T sono vitali e strumentali alla nostra visione, e seguiamo con grande interesse il dibattito sulla revisione del regolamento, in quanto è un fattore chiave per il trasferimento modale e per la sua crescita economica". Il trasporto ferroviario è solo uno dei tanti attori della mobilità e le sfide della competitività impongono un cambio di passo: "L’Unione Europea deve migliorare la qualità della sua connettività transfrontaliera con l’obiettivo di integrare non solo le principali città, capitali, hub multimodali, ma anche aeroporti in una moderna rete ad alta velocità, così come i servizi di trasporto merci". Per Luigi Ferraris l’impegno finora mostrato dalle Istituzioni europee sul cambiamento climatico e sulla transizione (Next Generation EU, il National Recovery and Resilience Faciilty e il più recente RePower EU) sono indizi di una visione strategica lungimirante e di ampio respiro: "Le istituzioni europee svolgono un ruolo cruciale nella definizione delle regole e degli obiettivi di domani, e non potevamo non guardare alla dimensione europea nella definizione delle nostre strategie".