“Via di qua” è il nuovo singolo di Giacomo Baudi, in arte BLAUI, un brano che parla di un amore mai coltivato, rimasto nella sua fase embrionale senza possibilità alcuna di evolversi per paura della sofferenza che l’amore può portare con sé: amare è infatti una presa di coraggio, il coraggio di scoprirsi a poco a poco senza scappare dai propri sentimenti ma anzi imparando a scoprirsi e riconoscersi ed è proprio questa la cosa che più può spaventare di un legame che ancora non ha superato tormente e tempeste nel proprio percorso.
“Non siamo abituati al fatto che bisogna lavorare per far funzionare le cose e questo vale anche per le relazioni. E così spesso scappiamo dalla scoperta di noi stessi per non correre il rischio di soffrire, sabotando la nostra stessa ricerca di felicità. O almeno questo è ciò che capita a me e a chi come me sente il continuo bisogno di essere perfetto per poter amare ed essere amato. Dopo che ci accorgiamo di essere innamorati di una persona, decidere di coltivare questo legame è il coraggio di intraprendere un viaggio senza regole e senza una destinazione precisa, che però vale la pena di essere vissuto, se mettiamo da parte le paure.”
Il brano è stato prodotto e mixato da Federico Malandrino per Riserva Sonora (distribuzione Artist First). Le grafiche sono di Riccardo Michelazzo. I visuals che accompagnano il brano vedono la collaborazione con Niccolò Arcostanzo e l’art director e stylist Intissar Vittoria Bouhi.
Il video è un vero e proprio progetto artistico in cui il significato della canzone viene plasmato per immagini: la fuga dalle proprie paure viene rappresentata da una corsa compulsiva e continua in uno scenario quasi angosciante in cui il protagonista, l’artista stesso, tenta di mettersi a nudo e liberarsi delle barriere fisiche e mentali che aveva innalzato, senza trovare però mai una vera e propria risoluzione e restando preda di questo vortice di emozioni; solo verso la fine il mondo in bianco e nero riprende colore e un campo di fiori diventa lo spazio in cui trovare conforto, nonostante questa sembri essere comunque solo un’illusione e l’inizio di un (altro) viaggio.
Definito come sintesi di suono e colore, è uno spazio in continuo divenire, è vibrazione che mette in discussione la definizione oggettiva di soggetto. Nome d’arte di Giacomo Baudi, artista piemontese classe 1995 in cerca di nuove vocalità e forme d’espressione, BLAUI nasce dalla fusione tra il suo cognome e il blu, colore che Giacomo attraverso la musica vuole trasformare in favore di nuove sfumature emotive e creative. È unione sintetica tra arte e suono, riferimento ai movimenti espressionisti legati alla musica e alla sua formazione nel campo della comunicazione visiva.