Caterina De Santis: “da ottobre torniamo a ridere insieme !” con Sandra Milo, Gianluca Guidi, I Ditelo Voi, Paolo Caiazzo, Simone Schettino e tanti altri
“Bentornati al Teatro”, una delle rappresentazioni inedite in programma, in scena il 13 ottobre per celebrare il “ritorno alla normalità”. Per lo spettacolo “Nella Vecchia Pandemia” si dovrà attendere il 9 marzo
Le origine della commedia sono antichissime, si crede risalgano al IV secolo a.C. e sono collegate ai canti fallici che accompagnavano le processioni in onore del dio Dioniso. Il primo grande commediografo fu il greco Aristofane, il quale scrisse opere che prendevano spunto da fatti di attualità politica e sociale. In usa fase successiva lo stile della commedia cambia, le oscenità sono di solito vietate e la seduzione delle vergini viene eliminata, contrapponendole il matrimonio. Secondo un’interpretazione il termine “persona” deriverebbe dal verbo latino personare (per-sonare: parlare attraverso) in considerazione che la maschera utilizzata dagli attori teatrali, che serviva a dare all’attore le sembianze del personaggio che interpretava, ma anche a permettere alla sua voce di andare sufficientemente lontano per essere udita dagli spettatori. I temi rappresentati erano frequentemente la pestilenza, la carestia e la guerra. Se facciamo un balzo e arriviamo ai giorni d’oggi, sostituendo il termine pestilenza con pandemia, carestia con aumento delle bollette e dei generi alimentari a causa dell’inflazione, il gioco è fatto! guerra è quella che abbiamo alle nostre porte i cui effetti sono facilmente riscontrabili. I nostri avi nella commedia cercavano il divertimento per sfuggire ai loro problemi quotidiani. Non si comprende il motivo per il quale tanti autori hanno perso di vista questo bisogno primario dello spettatore. Il Teatro Bracco di Napoli del quartiere della Pignasecca ha presentato il cartellone delle rappresentazioni in programma e ha tenuto fede alla propria tradizione: “il pubblico vuole ridere !”. Il teatro della tradizione napoletana riabbraccia il suo affezionato pubblico attraverso una lunga cavalcata che, da ottobre 2022 ad aprile 2023, vedrà protagonista la Compagnia Stabile del Bracco, guidata dalla direttrice artistica ed attrice Caterina De Santis, di un divertente, fantasioso, esaltante viaggio nel repertorio comico partenopeo, nella canzone classica e tra le ultime tendenze del teatro italiano. Caterina De Santis firma con Corrado Taranto e Fabio Brescia, perni della Compagnia stabile da lei capitanata, un testo totalmente inedito e dal titolo emblematico, “Bentornati al Teatro“, che vuole essere un inno alla ripartenza e alla ripresa delle attività in un clima di normalità e rilassatezza.
Dodici spettacoli in abbonamento, tre produzioni firmate Ar.Te.Te.Ca.-Teatro Bracco (“E che Dio ci Aiuti“, “Oggi sposi… Sentite condoglianze” e “La Febbre del deserto“) e una grande novità per chi si abbona al turno del giovedì: un abbonamento in omaggio tutto l’anno, dunque il giovedì ridere in due è più divertente: un abbonamento lo paghi tu ed uno te lo regala il Bracco. Gli spettacoli si terranno infatti anche il giovedì sera alle ore 21, oltre che il venerdì (sempre alle 21), il sabato alle 19,30 e la domenica alle 18,30. Il 18 e il 19 marzo 2023 un’altra sorpresa: un ulteriore omaggio agli abbonati con “Filumena Marturaro” della ‘A Cumpagnia ‘e Zazzà. La stagione inizia ufficialmente il 3 novembre con I Ditelo Voi, in scena con “L’Occasione fa l’uomo morto“, ma lo storico teatro della Pignasecca riaprirà i battenti già il 13 ottobre per un evento che celebra il “ritorno alla normalità” della sala di via Tarsia: “Bentornati al Teatro”, testo scritto ed interpretato da Caterina De Santis insieme a Corrado Taranto e Fabio Brescia. Uno spettacolo nato per rinsaldare il legame tra il Bracco e il suo pubblico, con monologhi, dialoghi e musica melodica. Il 17 novembre il cartellone propone invece una serata dedicata al repertorio della canzone classica napoletana, con “Quando Spunta la luna a Marechiaro…“, che vedrà protagonista dello show, ideato da Leonardo Ippolito, Luciano Salvetti insieme a Francesco Viglietti e Salvatore Meola. Dal 24 novembre l’icona della tv e del cinema italiano, Sandra Milo, sarà al Bracco con “Essere Sandra Milo“, un testo di e per la regia di Claudio Insegno, che sarà anche in scena. Si tratta di un appuntamento esclusivo, per omaggiare un’autentica Signora dello spettacolo, reduce dal successo del programma televisivo “Quelle brave ragazze”.
Il 3 dicembre sarà la volta di Gianluca Guidi in “That’s life“, un omaggio a Frank Sinatra da parte del cantante, attore e regista teatrale, figlio di Lauretta Masiero e di Johnny Dorelli, tra più gettonati della scena italiana. Dal 15 dicembre la commedia di Natale: “E che Dio ci aiuti“. «Che in napoletano sarebbe cu ’a mano ’e Dio – spiega la De Santis, in scena con Corrado Taranto e Fabio Brescia – , uno spettacolo che si svolge tutto in un convento, con la straordinaria partecipazione di Salvatore Misticone e la Compagnia del Teatro Bracco». La commedia musicale, inedita, vedrà sul palco tra attori e ballerini più di venti persone, con le coreografie di Ettore Squillace. La regia è di Claudio Insegno, le musiche sono state scritte da Francesco Boccia (autore della canzone “Grande Amore” con cui il trio Il Volo ha vinto Sanremo) arrangiate da Enzo Campagnoli, direttore d’orchestra famosissimo, anch’egli reduce dai successi sul palco dell’Ariston. Il 26 gennaio toccherà a Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti calcare le tavole della Pignasecca con “Sunshine“. Il 2 febbraio torna invece a grande richiesta, dopo il successo dello scorso anno, “Oggi sposi… sentite condoglianze!” con Caterina De Santis e Corrado Taranto. Il 23 febbraio sarà la volta di Lino D’Angiò in “Già l’ho visto!“, l’ultima perla del conduttore, una commedia che è un “giallo rosa”, in cui per la prima volta è nelle vesti di attore. Dal 9 marzo Simone Schettino e Lucio Pierri faranno sorridere gli spettatori del Bracco con “Nella Vecchia Pandemia“. Dal 23 marzo ancora cabaret con Paolo Caiazzo, reduce dal successo in tv con Made in Sud sulla Rai e in scena con “Terroni si nasce – Ed io lo nacqui…Modestamente“. Il 30 marzo sarà la volta di Francesco Procopio ed Enzo Casertano in “Una Canonica per due“, mentre il 13 aprile una nuova produzione di Ar.Te.Te.Ca.-Teatro Bracco con Marco Critelli, Massimo Esposito e Rosario Barra in “La Febbre del deserto“.
«La parola d’ordine è sempre la leggerezza ma senza perdere l’occasione per riflettere su questi anni di pandemia e di sofferenza, che tanto ci hanno insegnato e che repentinamente hanno rivoluzionato tutte le nostre abitudini, i rapporti di coppia e quelli nella società. Insomma – sottolinea la De Santis – l’approccio alla vita. Perché come diceva il grande e compianto maestro Gigi Proietti: Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso. E noi questo lo sappiamo e lo ricordiamo sempre prima di andare in scena».
Harry di Prisco