"Come ti vedi tra 15 anni?", le chiedevano. "Mi vedo Amministratore Delegato", rispondeva Cristina Scocchia durante i primi colloqui. Dopo essere stata ai vertici di L’Oréal e KIKO, oggi è AD di Illycaffé.
Cristina Scocchia: dall’esordio in Procter & Gamble ad Amministratore Delegato di L’Oréal
Classe 1973, Cristina Scocchia ha esordito professionalmente, ancora prima di laurearsi, presso la multinazionale americana Procter & Gamble, conosciuta grazie all’Università Bocconi in occasione di un career day. Dopo uno stage di tre mesi, durante i quali ha dato il 200%, viene assunta dall’azienda. Interessata principalmente al mondo beauty, le affidano invece un prodotto per dentiere: "Ho sviluppato una campagna di comunicazione per Kukident per l’Europa, poi mi hanno dato anche la responsabilità per gli States. Questa marca, non proprio la più affascinante del mondo, mi ha fatto crescere". Nel 2007 può finalmente coronare il suo sogno passando al settore beauty dove lavora con ruoli diversi fino a diventare Responsabile di Max Factor in 75 Paesi del mondo. "Non avrei potuto essere più contenta", conferma l’AD di Illycaffè. "Sentivo la responsabilità di metterci la faccia, di fare scelte anche difficili, sapendo che avrebbero reso più forte l’azienda". Nel 2013 arriva la chiamata da L’Oréal per riportare l’azienda alla crescita. Cristina Scocchia trascorre sei mesi nella capitale francese con l’obiettivo di conoscere da vicino la nuova realtà e successivamente si trasferisce a Milano. Nel corso dei quattro anni in qualità di AD, non solo riesce a ridare slancio alla filiale, ma si impegna a favore dello smart working permettendo ai dipendenti di lavorare da casa per quattro giorni al mese. "È stata una sfida professionale riportare la filiale alla crescita dopo anni di segni in meno sui bilanci", racconta. "Sono stati anni belli, adrenalinici, affascinanti".
Cristina Scocchia riporta KIKO a una crescita profittevole
Nel 2017 arriva una nuova sfida per Cristina Scocchia: riportare KIKO, azienda leader nel make-up per le giovani donne, a una crescita profittevole. A luglio di quello stesso anno viene quindi nominata Amministratore Delegato. "Nelle multinazionali come AD di una filiale – spiega – non gestisci la cassa, gli azionisti, il prodotto e l’internazionalità. E quindi mi sono detta: forse è il momento giusto per provare a fare davvero tutto, dalla a alla zeta". Scelte mirate e consapevoli le consentono di rilanciare il brand grazie a un piano industriale di incremento a tre anni attraverso 90 milioni di investimenti. Se da una parte c’è stata la drastica chiusura di 137 negozi su 1.000 (tra Stati Uniti, Germania e Regno Unito), dall’altra sono stati inaugurati 20 nuovi shop in Medio Oriente e Asia. I risultati non tardano ad arrivare. "Nel 2018 abbiamo chiuso a 596 milioni e un forte incremento della profittabilità", ha commentato Cristina Scocchia. In seguito all’accordo con la piattaforma di Alibaba, Tmall, il canale e-commerce ha inoltre registrato un +28%. "Per incontrare i gusti delle Millennial che non sono una fascia omogenea, ma abbastanza variegata – ha poi aggiunto – sono nate le collezioni targhettizzate che hanno raggiunto il 21% del fatturato totale con un incremento a doppia cifra rispetto al 2017".