Seduta fiacca per le Borse europee, che non riescono ad allungare la scia che le aveva portate sui massimi da oltre due mesi.
L’umore degli investitori è stato appesantito dalla crescita trimestrale più debole del previsto dell’Eurozona, ma anche dai deludenti dati sulle vendite al dettaglio negli USA.
C’era anche un clima di prudenza, dovuta al fatto che in serata sarebbero state rese note le minute dell’ultimo meeting di politica monetaria della Federal Reserve.
Come si sono mossi gli investitori
Il bilancio della giornata degli investitori è stato negativo in tutto il vecchio continente. A Piazza Affari l’indice FTSE MIB ha ceduto l’1,04%, allontanandosi da quota 23mila punti.
Si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che chiude a 25.163 punti. Male il FTSE Italia Mid Cap (-1,36%), malissimo il FTSE Italia Star (-1,61%).
Nel resto d’Europa vendite diffuse. Il DAX di Francoforte (qui viene spiegato il Ger 40 cos’è) è quello che chiude con il calo più pesante: -2,04%. Londra segna -0,27%, Parigi -0,97%.
I numeri di Milano
Gli investitori del listino milanese hanno scambiato un controvalore di 1,48 miliardi di euro, rispetto agli 1,41 miliardi della seduta di ieri. Calano i volumi scambiati, che passano da 0,55 miliardi agli odierni 0,45 miliardi.
Per quanto riguarda i singoli titoli, il migliore del giorno è Campari (+1,58%), che beneficia dei risultati brillanti di Carlsberg.
Bene anche Eni (+0,98%) grazie al rimbalzo del petrolio dai minimi degli ultimi sei mesi.
Gli investitori hanno penalizzato STMicroelectronics (-4,27%), anche se le vendite hanno colpito tutti i titoli industriali.
Sul mercato dei cambi, si è mosso poco l’EUR-USD, che resta sotto 1,02 anche dopo la pubblicazione delle minute della Fed, e dopo aver disegnato una shooting star trading. L’indice del dollaro invece si è stabilizzato a 106,5 mercoledì, dopo aver toccato il massimo della sessione di 106,9.