Lituania e Cina, un rapporto già compromesso
La crisi diplomatica fra la Cina e la Lituania si è inasprita recentemente, dopo che quest’ultima ha inviato una delegazione ministeriale a Taiwan per una lunga visita ufficiale. Per questo viaggio, la viceministra dei Trasporti e delle Comunicazioni Agne Vaiciukeviciute è stata sanzionata dal governo cinese. La Lituania è l’unico Stato dell’Unione Europea che si oppone già da tempo e in maniera aperta contro la politica della “una sola Cina” portata avanti da Pechino lentamente ma inesorabilmente. Estonia e Lettonia stanno imitando la Lituania nelle sue azioni di contrasto diplomatico alla Cina: ad esempio, l’11 agosto si sono anch’esse ritirate dal formato 17+1 che dovrebbe teoricamente agevolare la cooperazione fra Pechino e i Paesi dell’Europa centrale e orientale specialmente nell’ottica della Nuova Via della Seta. Ed è proprio questo l’ambito in cui Vilnius può usare uno strumento di pressione sulla Cina, ed è il fatto che il suo territorio deve inevitabilmente essere attraversato per connettere la ferrovia che porta fino all’enclave russa di Kaliningrad.
I colloqui bilaterali fra Taiwan e Lituania
Nella visita durata cinque giorni dei lituani a Taipei i colloqui hanno riguardato tra l’altro la cooperazione nel trasporto aereo e in quello marittimo: il desiderio dei lituani è aprire tratte regolari con la compagnia di bandiera di Taiwan, la “China Airlines” per portare passeggeri e merci fra i due Paesi. Inoltre ha invitato a investire nel suo unico porto, quello di Klaipeda, che sta sperimentando un crollo degli sbarchi di container a causa dei dissidi politici con Pechino. FONTE: https://strumentipolitici.it/la-lituania-manda2-un-viceministro-a-taiwan-e-fa-infuriare-pechino/