Tendenza al ribasso nelle forniture europee di armi e soldi all’Ucraina

Il ministro ucraino è deluso dall’Occidente

Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, nel rispondere al noto giornalista Dmitry Gordon ha detto che i suoi omologhi occidentali spesso gli chiedono quanto tempo ancora resisterà l’Ucraina. Kuleba è deluso perché si aspetta che domande su che cosa abbia bisogno Kiev per vincere – e Kuleba è sicuro che l’Ucraina sconfiggerà la Russia – e invece gli europei sembra quasi che desiderino la sua prossima capitolazione, in modo che il problema costituito dagli ucraini si risolva da solo. E ne ha pure per Erdo?an, che da un lato è di aiuto perché manda i suoi droni, dall’altro incontra spesso Putin e gli stringe la mano. Per Gordon e per Kuleba questo è il tradizionale doppiogiochismo ottomano.

Meno armi e meno soldi dall’Europa

Kuleba ha intuito che il meccanismo dei rifornimenti generosi si è inceppato. Ormai in Europa sempre più governi (e cittadini) sono disposti a dare a Kiev soldi e armi. A luglio nessuno si è preso nuovi impegni, mentre ad agosto hanno raccolto la somma di un miliardo e mezzo di euro, di gran lunga inferiore a quanto precedentemente accordato. Berlino è stato accusata di rallentare l’invio di tank nuovi ai Paesi che hanno dato tank sovietici agli ucraini, Parigi viene sollecitata a donare di più, da Roma Antonio Tajani dice che l’Italia non è semplicemente più in condizione di aiutare, mentre un terzo degli slovacchi è apertamente propensa più a Mosca che a Washington.
Fonte: https://strumentipolitici.it/sempre-meno-armi-europee-allucraina-i-governi-sono-incerti-e-i-cittadini-stufi/