Un brano che vuole essere una riflessione sui social media e sul loro effetto nella nostra vita.
In radio dal 2 settembre
La globalizzazione è veicolata dai social media che stanno, nel bene e nel male, ridisegnando un mondo nuovo nell’ambito delle relazioni umane. L’artista le vede come una sorta di Torre di Babele in cui tutti possono partecipare al grande rito del “ci sono anch’io”, dove però la vita vera, quella di chi scappa per fame o per guerre risulta sempre più lontana da noi.
«La guerra in corso in Ucraina, mentre scrivo, ci si è avvicinata all’improvviso e forse una riflessione, che non sia “ il muro di finta vergogna”, andrebbe fatta.» Eugenio Balzani
Il luna park dei pazzi fa parte dell’album dal titolo “ItaliòPolis”, uscito lo scorso aprile: undici canzoni per un racconto unico, racconto di uno Stato che spesso non c’è, che a volte assomiglia ad una grande e confusa città, come in un gioco o in un fumetto. Si parla dei suoi strani abitanti, gli Italiani, sempre meno riconoscibili, sicuramente spaventati dalla pandemia, ma già da prima predisposti ad una collera collettiva che spaventa anche più dei virus.
Etichetta: RNC Music
Radio date: 2 settembre 2022
DICONO DI “ITALIÒPOLIS“
«È la poetica delle piccole cose, in cui la provincia italiana si fa contenitore dei sentimenti universali, il tutto attraversato da un’amara ironia mista a invettiva.» Rumore
«Eugenio Balzani e questo suo ItaliòPolis uscito a fine aprile, custodisce una delicata canzone d’autore raffinata dentro ogni suo arrangiamento.» Raro più
«Si decisamente vintage nei suoni come nelle intenzioni questo “ItaliòPolis”, nuovo lavoro per il cantautore romagnolo Eugenio Balzani. Vintage perché sembra provenire da quel tempo magico per la canzone d’autore, da quel mondo incantato delle parole dove ogni linea si faceva soffice e si fa soffice e accomodante anche dentro queste liriche, dentro questo suono, dentro questo modo di pensare alla canzone. È semplicemente la vita che gira, ci dice Balzani, e la semplicità in questo piccolo grande circo del nostro tempo distopico, è un punto chiave per tutto l’ascolto.» Mei web
«Il nuovo disco del cantautore di Cesena si poggia dentro un bellissimo suono vintage anche così voluto e ricercato dalla sua Recover Band e da quel Wurlitzer che spicca sovrano sull’ascolto e quel suono suonato che sa molto di famiglia, di calore di casa, di cose piccole della soffitta.» Exitwell
LINK SOCIAL
Facebook: https://www.facebook.com/Eugenio-Balzani-318520318180005
Instagram: https://www.instagram.com/eugeniobalzani/
BIO
Eugenio Balzani nasce e vive a Cesena (FC).
Si laurea a Bologna presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, e attualmente svolge la libera professione nella sua città.
A metà degli anni 90 comincia a scrivere canzoni che finiranno nel suo primo disco “Blu”, un live registrato presso il Teatro Petrella di Longiano (FC), sarà poi finalista nel 2002 e nel 2003 del Premio Città di Recanati organizzato da Musicultura con i brani “Io x Dio x 3e14” e “Normalizzazione”.
Svolge la sua attività cantautorale, quasi esclusivamente in ambito locale, salvo sporadiche apparizioni in manifestazioni inerenti sempre la canzone d’autore (Festival di Mantova, Borgo Sonoro ed altre).
Nel 2012 porta in scena a “Fabbrica” presso Gambettola (FC) uno spettacolo di parole e musica “Dall’Albero alla Nuvola” ispirato al romanzo di Cormac McCarthy “Non è un paese per vecchi”, il suo autore preferito insieme ad Iosif Brodskij e Raymond Carver.
Ha pubblicato quattro raccolte di canzoni Blù (1997), TempOrale (2001), Io x Dio x 3e14 (2013) e ItaliòPolis (2022).
fonte: www.laltoparlante.it