Italgas ha annunciato a luglio investimenti per 8,6 miliardi, digitalizzare le reti la priorità. Paolo Gallo: "Lavoriamo per diventare gestori hi-tech".
Paolo Gallo: "Italgas diventerà gestore hi-tech per nuovi gas, acqua, efficienza energetica"
Completare la digitalizzazione degli asset, promuovere la nascita di un player nazionale nel settore dell’efficienza energetica e supportare il Paese nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Sono gli impegni presi da Italgas con il nuovo Piano Strategico 2022-2028 presentato lo scorso luglio. Il Gruppo guidato da Paolo Gallo mette sul piatto 8,6 miliardi di investimenti, di cui 4,5 destinati alla trasformazione digitale e all’estensione delle reti. Intervistato da "L’economia del Corriere Nord Ovest", il CEO di Italgas ha spiegato che "la scommessa ambientale è prima di tutto una scommessa tecnologica". A breve il Gruppo porterà a termine la digitalizzazione del network, "che sarà presto a controllo remoto" e consentirà di accogliere tecnologie di reverse flow per poter ospitare biometano e idrogeno. Con la nuova strategia Italgas si prepara dunque a "diventare gestore hi-tech non solo nei nuovi gas – sottolinea Paolo Gallo – ma anche nella gestione idrica e nell’efficienza energetica".
Paolo Gallo: tecnologia e innovazione per limitare lo spreco di risorse del Paese
Solo aumentando e accelerando gli investimenti sulla tecnologia il Paese potrà far fronte al problema delle risorse, scarse e spesso mal gestite. Il CEO porta l’esempio proprio della rete idrica, che oggi ha dispersioni del 40% in media contro lo 0,1% della rete di distribuzione del gas. "Sono convinto – ha commentato Paolo Gallo – che se riuscissimo a trasferire tutte le nostre tecnologie nel mondo del servizio idrico, gli acquedotti potrebbero ridurre in fretta le perdite". Ecco perché, aggiunge, il Gruppo è disponibile a "valutare l’acquisizione di reti idriche o anche a partnership industriali". Tra le priorità di Italgas anche la creazione di un polo nazionale specializzato nell’efficienza energetica a 360°. Il Piano mette a disposizione delle Esco Seaside e Fratelli Ceresa 340 milioni destinati ad acquisizioni e aggregazioni. Lo scopo, spiega Paolo Gallo, è ridurre la frammentazione del mercato: "C’è bisogno di economie di scala. Minori consumi significa riduzione di Co2".