A partire da giovedì 22 settembre, Popotus, il giornale di attualità per i più piccoli, inserto di Avvenire, in uscita ogni giovedì in formato tabloid, si rinnova con una veste ancora più inclusiva.
Secondo gli ultimi dati del MIUR, dal 2010 al 2019 i disturbi legati all’apprendimento tra la popolazione scolastica si sono quintuplicati, passando dallo 0,9% al 4,9%. Avvenire, da sempre attento al mondo dell’infanzia, quest’anno arriva nelle scuole con l’inserto rinnovato, all’insegna dell’alta leggibilità. Una nuova font – Leggimi (Sinnos) – disegnata per facilitare la lettura dei bambini con bisogni educativi speciali e disturbi specifici dell’apprendimento; più spazio tra una riga di testo e l’altra, colonne più larghe, e, grazie ai QRcode, la possibilità di ascoltare alcuni articoli, letti ad alta voce. Oggi più che mai Popotus si presenta come un unicum nel panorama editoriale italiano.
Da oltre 26 anni, Popotus traduce il complesso universo dell’attualità e della cronaca a misura di piccolo lettore: si rivolge ai bambini tra gli otto e gli undici anni per aiutarli a conoscere e capire il mondo vicino e lontano, in modo da crescere cittadini consapevoli.
Da oltre un anno è presente anche nell’edizione di Avvenire della domenica, all’interno dell’inserto “Noi in famiglia”, a colori, per stimolare la lettura domenicale dei genitori insieme ai propri figli.
Ogni giovedì Popotus arriva nelle scuole italiane in 37.000 copie: il prossimo 22 settembre, alunni e insegnanti riceveranno un inserto diverso nella forma ma con i consueti contenuti, gli stessi a cui sono abituati e che da sempre apprezzano.
La nuova veste di Popotus verrà presentata nel corso di un evento che si terrà il prossimo 5 ottobre alle ore 17.30 al Meet Digital Center di Milano, con un parterre d’eccezione. All’incontro, che verrà coordinato da Nicoletta Martinelli, curatrice di Popotus, saranno presenti le persone che hanno contribuito alla realizzazione della nuova versione alta leggibilità: Della Passarelli, direttrice della casa editrice Sinnos che da anni lavora sull’alta leggibilità nei libri per bambini e che ha realizzato il font «Leggimi», Bruno Spinetoli, neuropsichiatra infantile che molto ci ha insegnato su Bes e Dsa e Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che ha creduto nel progetto e lo ha sostenuto con passione: «L’attenzione al lettore e, con Popotus, al lettore bambino è la nostra priorità, così come venire incontro ai bisogni dei più fragili. Popotus cambia nella forma, ma non nella sostanza – spiega Tarquinio – per essere ancora di più alla portata del pubblico che ha a cuore». L’incontro vanta anche la partecipazione straordinaria di Andrea Delogu, conduttrice e scrittrice, autore del libro «Dove finisco le parole, storia semiseria di una dislessica».
E le novità non finiscono qui: da settembre sarà online anche il sito vetrina di Popotus www.popotus.it, per raccontare cos’è Popotus, quali sono i suoi obiettivi e come si può diventare lettori. Saranno inoltre pubblicate sul sito foto gallery e video relativi alle iniziative realizzate nel corso dell’anno. Dal sito sarà possibile accedere a due aree consultabili previa registrazione: Per la scuola, dove scaricare tutti i materiali che verranno realizzati per l’iniziativa Popotus in classe. Dallo scorso anno scolastico Popotus è presente nelle scuole non solo nella sua veste cartacea, ma anche sotto forma di stimoli e suggerimenti per sviluppare attività in classe usando il giornale (schede didattiche, video interviste…) grazie alla collaborazione con ScuolAttiva onlus, che continuerà anche per l’anno scolastico in arrivo. L’altra area dedicata sarà Edizioni digitali: uno spazio dove scaricare approfondimenti monotematici di argomenti affrontati sul giornale, ad uso non solo delle scuole, ma anche di visitatori del sito e abbonati.