Si svolgerà il 28 ottobre nella sede della Confindustria Vicenza l’ultimo incontro del ciclo di conferenze sulla Diversity leadership organizzato da Nuove Radici e il Consolato Generale Usa di Milano dedicato agli imprenditori italiani e a quelli di origini straniere. “La nuova leadership può nascere solo attraverso la conoscenza, la valorizzazione e la condivisione delle diversità – spiega Cristina Giudici, direttrice del portale NuoveRadici.world – “Questo è il futuro su cui stanno puntando le istituzioni e molte aziende perché il genio italiano si rinnova attraverso la contaminazione culturale”. Fra i partecipanti ci sarà Hamed Ahmadi, fondatore della catena Orient Experience scelto dal Michelle Obama per la sua serie tv Netflix. Ahmadi è arrivato in Italia dall’Afghanistan nel 2006 come regista ma poi ha fondato il suo primo ristorante, facendo leva sulla cucina multietnica e la collaborazione di tanti rifugiati “il cibo è un fattore di aggregazione, di memoria delle proprie radici e di condivisione” spiega.
All’incontro ci sarà anche sua sorella Zahra Ahmadi attivista e imprenditrice: “Sono nata in Afghanistan e cresciuta in Iran. E dopo il mio 29esimo compleanno, ho deciso di tornare nella mia patria dove ho scelto di creare qualcosa per sostenere le donne afghane. Ho aperto la mia cucina Saharpaz che è diventato uno dei ristoranti più famosi di Kabul. Poi ho creato il mio secondo ristorante Mehman Sahar. Purtroppo il giorno dell’inaugurazione ha coinciso con il giorno della caduta del governo afghano. E dopo che i talebani sono entrati a Kabul, ho dovuto lasciare l’Afghanistan”, racconta.
Fra le relatrici ci sarà anche Carla Lotto della multinazionale Xylem Europe che spiega: “In un contesto in cui il futuro del lavoro ha come mission l’equilibrio, la diversity rappresenta lo strumento per avvicinare etica e business aprendo le porte a maggior innovazione e alla crescita economica e sociale”.
Luciana Silvestri, socia fondatrice de La Giardiniera di Morgan che crea ricette gastronomiche conservate in vetro spiegherà la sua filosofia inclusiva sull’impresa come comunità: “L’azienda diventa una grande famiglia fatta di persone che fanno squadra, si sostengono a vicenda e trovano soluzioni insieme. Ognuno si sente parte del successo del nostro brand perché contribuisce con idee e azioni”.
Alice Carollo, amministratore delegato e presidente di Alpacom srl spiega: “Abbiamo colto la possibilità di partecipare al workshop sulla Diversity leadership perché pensiamo che questo tema debba essere sviluppato in primis dagli imprenditori in quanto è necessaria, specialmente in Veneto, una maggiore comprensione e consapevolezza di come questo tema possa essere un’opportunità e non un limite per le aziende”, mentre Bassel Bakdounes , Il Ceo di Velvet Media – la società di consulenza specializzata in servizi di marketing, new media e vendite online con sedi anche a New York City, Bangkok, Shanghai e Dubai –parlerà a Vicenza della forza delle visioni e delle rigenerazioni imprenditoriali. Cresciuto nelle Case Blu di Castello di Godego, che lui definisce una sorta di Bronx in miniatura, Bassel Bakdounes è diventato un esempio imprenditoriale della Diversity leadership. Ossia di quello che può fare un adulto di seconda generazione che crede nella potenza delle visioni. La sua ultima sfida è stata quella di provare a creare degli eroi anche in una cultura aziendale che punti sull’innovazione. «Sono passati quasi dieci anni da quando abbiamo fondato Velvet Media», spiega Bakdounes «E ho capito che il segreto del nostro successo – se così si può chiamare – è nei nostri valori. Non ci sono colleghi, tra le scrivanie: ci sono amici che lottano ogni giorno contro un modo di fare business obsoleto, ci sono professionisti appassionati che mettono a disposizione le loro conoscenze per aiutare le aziende e la società a evolversi. Questo deriva da un processo di inclusione che abbiamo sempre praticato». Figlio di una coppia mista – suo padre è arrivato a Padova da Damasco per studiare Ingegneria all’università, dove ha conosciuto sua madre -, Bassel Bakdounes ha scoperto attraverso il basket quanto fosse saper passare la palla.
Il workshop del pomeriggio sarà coordinato da Anass Hanafi, presidente di Nili, il Network Italiano dei Leader per l’inclusione, e da Ronke Oluwadare, psicologa e formatrice che osserva: “Credo fortemente sia tempo che la pluralità venga non solo rappresentata, ma anche valorizzata all’interno di ogni contesto. Il lavoro è uno dei contesti chiave di molti giovani adulti e adulti, quindi le aziende non possono permettersi di rimanere indifferenti a questo aspetto”