Intervista a Giampaolo Bellucci Autore di Ladro di parole

Il nuovo libro di Giampaolo Bellucci, uscito in questi giorni,” Ladron de palabras” (Ladro di parole) arriva direttamente in Colombia pubblicato dalla casa editrice Papel e Lapiz. Il libro è una raccolta di poesie scritte sia in italiano che in spagnolo.
Giampaolo Bellucci è un poeta accreditato a Wikipoesia, la prima enciclopedia online che ospita i maggiori poeti contemporanei italiani.
E’ vincitore di numerosi premi ed ultimamente ha ottenuto il secondo posto al “Pegasus Literary Awards-Premio internazionale città di Cattolica”, per la video poesia “I bambini di Scampia”, che , in passato è arrivata prima al “Premio Letterario Internazionale “Città di Latina” .In passato Bellucci ha ottenuto, tra gli altri, importanti riconoscimenti anche al “Premio Internazionale della Letteratura Stellina Viareggio”, al “Premio letterario internazionale Amici di Ron 2020” e al “Premio Letterario Internazionale Samnium 2021.

Questo tuo nuovo libro di poesie in che cosa si differenzia dalle altre tue opere?
Questo libro è composto da trenta poesie che io ho selezionato dalle mie prime quattro raccolte pubblicate dal 2009 al 2016 ; dunque ho scelto le poesie alle quali in un modo o nell’altro ero più affezionato.

Ladro di parole si intitola il libro e la poesia che dà il titolo al libro è molto bella. Come nasce questa poesia?
Ladro di parole è una poesia che ho scritto di getto in una fredda mattina d’inverno diversi anni fa…L’ho scritta perché sentivo l’esigenza di definire me stesso e la mia poesia nel vasto e variegato panorama della letteratura…Praticamente dico cosa sono e come uso io le parole…Ladro perché alla fine dico…”Le aspetto per ore le rubo le trascino nel cuore perché io sono un ladro…Ladro di parole”

Tu crei con le parole. Dice il fondatore di Scientology, il filosofo ed umanitario L.Ron Hubbard ne: La gioia del creare: “Nella vita la gioia più grande che c’è, è creare.”E’ vera questa cosa per te?
Si è vera…C’è molta gioia nel creare(almeno per me)

Le tue poesie sono ricche di atmosfera. Prendi il lettore per mano e questi senza accorgersene, si ritrova immerso in nostalgie delicate a cui è piacevole lasciarsi andare. Da dove prendi l’ispirazione?
Da dentro, dal mio intimo nel mio mondo interiore, dall’anima che si apre come un fiore e poi sbocciano queste parole che ti prendono per mano e ti portano lontano…

E poi c’è questa empatia che riesci ad avere per le persone più disagiate, emarginate., Mi riferisco a poesie come “Mamma Martina”, “Amico Sam” e “Perla Nera” Riesci ad entrare nel loro universo, ma lo fai con rispetto ed in punta di piedi, senza importi. Così aiuti anche noi a guardare queste persone senza pregiudizi perchè tu odi il pregiudizio, vero?
Questa si che è una gran bella domanda…Purtroppo viviamo in una società dove il pregiudizio regna, Io amo gli ultimi e cerco di specchiarmi in loro, in un certo senso(per quanto posso) entro nelle loro vite, nei loro cuori e sento tutta la loro sofferenza La gente non vede queste cose o forse non vuol vederle…Io le vedo, le sento in fondo all’anima e poi … ne faccio poesia…

Auguri per la tua avventura in Colombia, un paese così lontano da noi ma si sa che l’arte unisce i popoli ed è foriera di pace.
Grazie Maria Luisa , hai perfettamente ragione, l’arte è universale, unisce popoli e persone di diverso colore, linguaggio, etnia, cultura e chi più ne ha più ne metta….
Maria Luisa Dezi