BROSOLO – NUBI (NUMERO9)

Tre sono piani di lettura e ascolto per questo disco, che già in partenza, per chi ama e conosce Pasolini, dovrebbe essere un disco da sentire. Il primo piano è quello del lavoro certosino e di ricerca che Brosolo ha fatto per imbastire i testi del disco. Non si è infatti limitato a riproporre testi di scritti del famosissimo autore. Dopo aver raccolto materiale audio e video, ha estrapolato passaggi delle stesse, facendo quello che si chiama in gergo cut up, ed ha scritto i testi dei 9 brani. In particolare bellissimo e molto riuscito l’episodio dedicato all’opera pasoliniana “Comizi d’amore”. Il risultato è “De loro amore”, un bellissimo brano in cui una batteria metronomica sincopata si intreccia con il piano e la voce di Brosolo. C’è poi il piano di lettura puramente musicale. Un riuscitissimo intreccio di piano minimal (e qui forse Brosolo, che vive a Berlino, ha sentito nell’aria le note e le vibrazioni di quella scena che, proprio nella sua città, ha avuto maggior espansione, ovvero l’alternative classic), e beats a metà strada tra il jazz e il trip hop. Infine c’è la voce di Brosolo. Una voce delicata (a differenza del tono chiaramente brutale di Capovilla ex Teatro degli Orrori, che in “Lamento” snocciola a mo’ di comizio titoli di romanzi, film, poesie di Pasolini), che in punta di piedi, con rispetto e un intrinseca malinconia, dà calore a tutti i brani. Insomma, sotto tutti i punti di vista, un lavoro che merita rispetto e soprattutto ascolto attento. Anche se non vi piace Pasolini. O che forse avrà anche il pregio di far avvicinare qualcuno al grande artista scomparso.