Il nuovo singolo estratto dall’album “Cocci sparsi”
Un brano sognante per riflettere sul tempo e sulle occasioni mancate. “Aprile è una canzone che ci pone davanti alla finitezza della vita e delle sue cose. Tutto, purtroppo o per fortuna, è destinato a finire e, potrà sembrare banale, ma prendere consapevolezza di questo permette di godere appieno delle relazioni, dei viaggi, delle sensazioni e delle emozioni, comprese, e forse soprattutto, quelle più brutte. Nel ritornello fa irruzione il presente, quasi con violenza. Una grancassa, anzi, tutta un’orchestra, suona per aiutarci a contare le ore, per ricordarci del tempo che passa ed infine, inesorabilmente, per aiutarci a dire “basta, adesso basta”.
«È molto pericoloso consegnare a un “dopo”, che potrebbe non arrivare mai, la felicità che invece dovremmo cercare “adesso”» Le rose e il deserto
“Aprile”, come tutto il disco da cui il brano è tratto, è stato arrangiato, prodotto e mixato da Martino Cuman (Non voglio che Clara) e registrato da Martino Cuman con Woolter Kelvin ed Ettore Franco Gilardoni presso Colosso Room (Padova), Real Sound Recording Studio (Milano) e HomeRecording INC. (Sandrigo, Vicenza).
Nel brano hanno suonato Marcello Batelli (Non voglio che Clara, Teatro degli orrori, Bachi da pietra) alla chitarra classica ed elettrica, lo stesso Martino Cuman al basso e ai cori, Edoardo Piccolo alle tastiere, pianoforte e synth, Francesco Ivone alla tromba, Diego Dal Bon (Crocodiles, Jennifer Gentle) alla batteria e percussioni e Massimo Cogo alle percussioni.
Le rose e il deserto è il progetto artistico di Luca Cassano, un po’ calabrese, un po’ pisano, attualmente milanese. Come un Tuareg, Luca osserva le dune metropolitane alla ricerca delle poesie che spontaneamente affiorano dalle sabbie della sua immaginazione. Il testo è al centro della sua ricerca: il suo interesse è nei suoni e nelle immagini che le parole da sole, anche senza musica, sono in grado di evocare. Le rose e il deserto è un progetto con due anime. Da un lato l’esigenza di esternare le proprie inquietudini, le paure e le passioni, la malinconia. Dall’altro la voglia di gridare contro le ingiustizie che quotidianamente osserviamo.
Nato a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza nel 1985, Luca Cassano studia sin da ragazzino chitarra e pianoforte. I lunghi e noiosi pomeriggi di solfeggio insieme alla vecchia maestra di musica ben presto lo allontaneranno però dagli strumenti. Per i successivi vent’anni Luca si dedicherà esclusivamente alla lettura di qualsiasi forma di testo scritto passasse per casa iniziando contemporaneamente ad avvicinarsi alla scrittura di poesie. Alla soglia dei trent’anni, da poco arrivato a Milano, decide di riprendere la via abbandonata e di affiancare la chitarra ai testi e poesie che nel frattempo aveva prodotto. Inizia così l’attività di busking che viene affiancata dalle serate nei locali di Milano dove suona cover con il duo che nel frattempo aveva fondato con l’allora coinquilino: i Citofonare Colombo. Allo scioglimento del duo, Luca decide che è arrivato il momento di lanciare un progetto con cui portare sui palchi le canzoni che nel frattempo prendevano vita: è la primavera del 2018 e nascono Le rose e il deserto. Dopo il primo anno e mezzo, in cui si muove sui palchi di Milano e della Lombardia, nell’autunno 2019 il progetto entra in studio, presso le Manifatture Morselli Recording di Modena per registrare l’EP d’esordio, intitolato “Io non sono sabbia” pubblicato per PFMusic nel giugno del 2020. Nel Marzo 2021 Le rose e il deserto ha anche pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata “Poesie a gettoni vol.1”.
Le rose e il deserto ha avuto il piacere di aprire i concerti di Gnut, Bianco, Nicolò Carnesi, The Niro, kuTso, Sandro Joyeux, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni, Livia Ferri, Andrea Labanca e Rufus Coates & Jess Smith.
Fra gli altri, Le rose del deserto ha avuto l’opportunità di suonare a Milano nei circoli Ohibó e Bellezza e allo storico Legend Club, al circolo Tambourine di Seregno, al salotto di Mao a Torino, a Ferrara per la rassegna Il silenzio del cantautore, a Roma per la rassegna Piccoli concerti, al Joe Koala ad Osio Sopra, al teatro San Teodoro di Cantù, al circolo Scuotivento di Monza, al Catomes tot di Reggio Emilia.
Etichetta: PFMusic
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