L’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero: “Per me il Made in Italy è anche e soprattutto ingegno, creatività. Una cultura verticale poggiata su una cultura generale, un’ingegneria umanistica”.
MIB Trieste School of Management: Pierroberto Folgiero interviene alla cerimonia del diploma dell’Executive MBA
“L’esempio di Bono ci lascia moltissimi spunti per guardare al futuro”: Pierroberto Folgiero lo ha ricordato anche lo scorso 11 novembre nel corso della cerimonia del diploma dell’Executive MBA, il Master of Business Administration della MIB Trieste School of Management. Nel suo intervento l’AD e DG di Fincantieri si è focalizzato sul ruolo strategico della preparazione superiore sottolineando come per le aziende sia importante avere al proprio fianco una realtà come il MIB nel formare i propri manager. Il futuro a cui fa riferimento Pierroberto Folgiero “è possibile solo con le competenze che esistono grazie alla formazione”: non a caso in questa direzione guarda proprio la formazione che si fa al MIB. L’AD ha parlato anche della sua esperienza in Fincantieri che guida dallo scorso maggio: “Posso dire che sia assolutamente un laboratorio dove è possibile osservare i macrotrend industriali e manageriali. Se siamo rimasti l’unica vera industria pesante italiana è perché, anche grazie a persone come il dott. Bono, abbiamo saputo governare questi trend, distinguendoci in termini di ingegnerizzazione della produzione e di management”.
Pierroberto Folgiero: Fincantieri è un laboratorio dove poter osservare macrotrend industriali e manageriali
“Per me il Made in Italy è anche e soprattutto ingegno, creatività”: questa la vision dell’AD Pierroberto Folgiero che si riflette nei progetti portati avanti quotidianamente dal Gruppo. “Una cultura verticale poggiata su una cultura generale, un’ingegneria umanistica”: su queste competenze Fincantieri impronta da sempre la propria crescita “costruendo reale valore aggiunto”. Complessità unita a grandi performance: “La vera sfida adesso è mantenere questa distintività rimanendo trainanti per l’intero settore delle PMI che fanno parte della nostra filiera, e lo possiamo fare solo lavorando sugli asset digitali e su una reale transizione energetica”. Fondamentale in quest’ottica è avere coraggio manageriale perché, come ha spiegato l’AD Pierroberto Folgiero, “si deve cambiare quando le cose vanno bene e non quando vanno male”. Rivolgendosi poi ai diplomati, li ha esortati ad essere ambiziosi: “Credo che il reale successo di un manager si misuri in tre parti: certamente nella realizzazione lavorativa che però non deve mai dimenticare la cura degli affetti, perché una carriera che sbilancia la nostra vita privata non ci rende manager migliori, anzi. La terza e ultima parte è quella etica, dei valori, che vanno appresi, condivisi e difesi”.