Un errore pensare che non andare all’università significhi condannarsi all’insuccesso. Alessandro Benetton: “Fondamentale ponderare bene le scelte e trovare la propria traiettoria”.
Università, frequentarla oppure no? I tre consigli di Alessandro Benetton
Dopo il diploma esistono opzioni valide oltre l’università? Assolutamente sì, e pensare il contrario è uno sbaglio che commettono in molti. D’altronde, secondo Almalaurea il 30% dei diplomati in Italia sceglie di non proseguire gli studi. Ed è a loro che Alessandro Benetton si rivolge nell’ultimo episodio della rubrica Youtube #UnCaffèConAlessandro. “Nei miei video parlo spesso dell’università. Perché frequentarla, come sceglierla, ma mi sono reso conto di essere caduto in una trappola: dare per scontato che fare l’università sia l’unica strada possibile”. Sono tre i consigli che l’imprenditore ha deciso di condividere con i neodiplomati: “Il primo, più che un consiglio, è una constatazione: non andare all’università non è la fine del mondo”. Un discorso valido soprattutto per i genitori, aggiunge Alessandro Benetton, spesso convinti che l’università sia l’unico percorso per il successo professionale: “Se si è fermamente convinti di voler seguire un’altra traiettoria, bisogna farlo. Non si tratta di contratto a vita, c’è sempre tempo per cambiare idea”.
Alessandro Benetton: l’esempio di Enegreen Academy
Fondamentale, avverte Alessandro Benetton, scegliere il proprio cammino basandosi su un’attenta riflessione che deve basarsi su una semplice domanda: “Perché voglio frequentare l’università?”. “Nonostante sembri banale, corrisponde alla verità. Il problema è che in Italia il percorso formativo che ti porta alla laurea raramente dedica tempo all’orientamento. Di conseguenza, il rischio è quello di laurearsi e poi di procedere a tentoni”. Per l’imprenditore è meglio laurearsi con voti bassi ma con una direzione chiara in mente che puntare al 110 e lode senza sapere cosa fare del proprio futuro. Tuttavia, ribadisce, se si sceglie di non frequentarla ciò non vuol dire smettere di studiare. Un esempio viene da Energreen Academy: promossa da Energreen, azienda che di recente è entrata nel portafoglio proprio di 21 Invest, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di formare neodiplomati per introdurli nel mondo del lavoro: “Questo progetto ha coinvolto 12 giovani, tutti e 12 assunti appena terminata la formazione. In questo caso specifico, la traiettoria di questi 12 studenti non prevedeva l’università, e va bene così. Pensare che l’università sia l’unica strada per formarsi significa standardizzare il percorso per tutti senza distinzioni e questo non ha senso. Il punto – conclude Alessandro Benetton – non è tanto la strada che si sceglie, ma piuttosto la volontà di seguirla impegnandosi al 100%”.