La Marcatura CE degli infissi in legno e di altri tipi di serramenti è un obbligo risalente al 2010 che i realizzatori di questi prodotti sono tenuti ad osservare. Il motivo è presto detto: oltre a rendere gli infissi conformi al mercato, il marchio è sinonimo di garanzia in termini di prestazioni e qualità.
Eppure, in Italia non sono in pochi ad ometterlo e al contempo ad avere avuto accesso ai bonus fiscali nonostante questa irregolarità. A sollevare la questione è stata UNICEDIL – Associazione Nazionale Serramentisti – nel corso di SAIE Bologna 2022, ma a far luce è stata l’attività svolta dalla Guardia DI Finanza con l’operazione “Windows” sulla non corretta, mancanza o indebita marcatura CE dei serramenti.
Operazione con cui è stata affrontato il tema sicurezza dei prodotti e grazie alla quale si mette a rischio l’eventuale richiesta o avvenuta concessione dei bonus fiscali in ambito edilizio. Un’attività investigativa che ha portato alla denuncia penale per indebita apposizione del marchio CE di oltre 200 soggetti e a oltre 400 sanzioni per omessa redazione della dichiarazione di prestazione, e che si protrarrà anche nel 2023.
Ricordiamo che la marcatura CE è un obbligo al quale i produttori di serramenti, chiusure oscuranti, tende esterne ecc devono assolutamente uniformarsi per poter vendere i propri prodotti in UE.