Finanziare integralmente il tratto della Metropolitana Ferrovia Circumetnea Paternò – Misterbianco è un’azione necessaria, sia in termini di funzionalità che ambientali.
Lo sostiene Giuseppe Zitelli, deputato di Fratelli d’Italia all’ARS, che sottolinea i numerosi vantaggi legati al completamento dell’opera, che porterebbe al miglioramento e al potenziamento della rete di collegamento con Catania e consentirebbe a tanti pendolari di lasciare la propria auto a casa, utilizzando solo i mezzi pubblici.
“Inoltre – aggiunge l’onorevole, componente della Commissione Ambiente e Territorio e Mobilità – ci sarebbero ricadute favorevoli anche sotto il profilo economico e turistico, in considerazione della maggiore facilità con la quale l’aeroporto etneo si collegherebbe a tanti Comuni dell’hinterland”.
“Il blocco dei lavori causato dalla mancanza di fondi – prosegue – è un ostacolo che occorre assolutamente superare, ed è per questa ragione che ho accolto le istanze dei sindaci dei Comuni che ricadono nelle aree interessate”.
Ovvero, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Belpasso, Camporotondo Etneo, Paternò, Adrano e Ragalna.
I primi cittadini hanno siglato un documento ufficiale, condiviso dallo stesso Giuseppe Zitelli, per avviare un’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nello specifico, mancano all’appello 297 milioni di euro, che consentirebbero l’avvio della procedura di gara.
Il budget originariamente previsto era di 432 milioni, ma i rincari hanno fatto lievitare il costo fino a circa 729 milioni.
“Il dialogo con il governo nazionale, anche attraverso i deputati Francesco Ciancitto e Anastasio Carrà – afferma il parlamentare – sarà di fondamentale importanza per sostenere le ragioni della comunità, che rischia di essere ingiustamente privata di uno strumento focale per lo sviluppo, vanificando così anni di lavoro”.
“Assicuro il mio impegno – dichiara Giuseppe Zitelli – ai sindaci che hanno dato vita al tavolo permanente e ai cittadini che attendono da tempo il completamento di un’opera che, una volta compiuta, cambierà il volto del territorio, in un’area strategica per l’intera economia isolana”.
“Sono certo – conclude – che il ministro competente valuterà positivamente le richieste del territorio etneo e presterà attenzione al fronte comune messo in campo dagli amministratori coinvolti, adottando le opportune soluzioni per integrare in tempi brevi le somme che mancano”.