Da Banca Generali un progetto dedicato ai consulenti under 35 che desiderano specializzarsi nel private banking. Bernardi (Vice DG): “Ulteriore passo verso lo svecchiamento della professione”.
Private banking, Banca Generali al lavoro per intercettare la clientela del domani
Prepararsi ad intercettare la clientela private banking del futuro e allo stesso tempo contribuire allo “svecchiamento” della professione del consulente finanziario. Sono gli obiettivi di “Progetto Giovani”, la nuova iniziativa lanciata da Banca Generali e dedicata agli under 35. Nello specifico, il progetto si rivolge ai giovani private banker e wealth advisors che intendono arricchire il proprio percorso professionale e maturare il background adatto per affrontare le sfide del domani. 36 mesi di formazione continua e attività di mentoring grazie alle quali i consulenti senior potranno guidare i giovani nello sviluppo di competenze tecniche e soprattutto relazionali, vero punto di forza della rete di Banca Generali. Per l’Istituto italiano leader nel private banking aprirsi a una nuova generazione di consulenti significa mettere le basi per affrontare al meglio le sfide che attendono il comparto. A spiegarlo è il Vice Direttore Generale Marco Bernardi: “Abbiamo dato vita a questo percorso che punta a generare un travaso positivo di competenze dai nostri professionisti più affermati verso quegli under 35 che hanno l’ambizione di eccellere in futuro in questa professione. Siamo convinti che il percorso creato possa rappresentare la strada giusta per la creazione di valore nel lungo periodo”.
Banca Generali: “Progetto Giovani”, nuovo step verso lo svecchiamento della consulenza private banking
Durante tutta la durata del progetto ogni giovane consulente sarà inoltre impegnato a raggiungere un obiettivo di portafoglio. Una volta terminato il percorso, i tutor dovranno valutare i risultati ottenuti e decidere se formare o meno una nuova squadra. L’iniziativa di Banca Generali, ha aggiunto Bernardi, nasce nel solco della strategia delineata nel Piano strategico al 2024, che tra i suoi obiettivi mira “ad allargare il dialogo sulle scelte di pianificazione patrimoniale con quella fascia di clientela che ancora private non è, ma che punta a diventarlo”. In questo modo, i giovani consulenti avranno l’opportunità di “crescere di pari passo insieme ai propri clienti”. Per l’Istituto di private banking “Progetto Giovani” rappresenta anche un ulteriore step “verso una direzione di svecchiamento della professione del consulente finanziario”. Un’azione necessaria, considerati gli ultimi dati diffusi da Assoreti, che nel 2021 parlano di un’età media di 51 anni: “In ottica lungimirante – ha ricordato il Vice DG di Banca Generali – la controllata dal Leone di Trieste aveva già iniziato questo percorso con iniziative dedicate ai team genitore-figlio che oggi sono ben 50 e coinvolgono 104 professionisti”.