In tema di recupero crediti è utile agire tempestivamente e, più in generale, non sottovalutare la questione delle scadenze entro e non oltre le quali è possibile ottenere quanto dovuto dalla controparte. Credit Group Italia, società specializzata nella gestione e nel recupero dei crediti, spiega il significato e i risvolti della prescrizione dei debiti.
Milano, dicembre 2022 – La prescrizione di un debito decorre dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere (e nel conteggio entreranno tutti i giorni del calendario, festivi inclusi), ma esistono ulteriori elementi da tenere in considerazione.
Per questo, per essere certi di rispettare le tempistiche per rientrare nei termini della prescrizione in un caso specifico e procedere più efficacemente nei confronti di un debitore è spesso utile rivolgersi ad avvocati e consulenti esperti nel recupero crediti, come i professionisti che compongono il team di Credit Group Italia.
La prescrizione ordinaria prevede l’estinzione dei diritti sul credito trascorsi 10 anni, salvo casi particolari riportati agli articoli 2954 e seguenti del Codice Civile. Tra le eccezioni rientrano i diritti derivanti dalla libera professione, per prestazioni e rimborsi spese, per i quali i termini per la prescrizione si abbreviano a 3 anni.
È compito del creditore agire d’anticipo sulla prescrizione estintiva e non rischiare di perdere il diritto di riscuotere le somme rimaste in sospeso, ma sta al debitore chiedere esplicitamente di potere usufruire della prescrizione, in quanto non automatica, né mai decisa d’ufficio. Non sono ammessi accordi tra la parti, di nessuna natura, per modificare i tempi della prescrizione previsti dalle norme vigenti. Il debitore può però rinunciare alla prescrizione alla scadenza dei termini, quando cioè sarebbe suo diritto chiedere di avvalersene. Il creditore farà il possibile per interrompere la prescrizione e avere più tempo per recuperare il credito.
L’interruzione della prescrizione si può ottenere semplicemente sollecitando in forma scritta il debitore al pagamento e, naturalmente, anche procedendo con le diverse fasi del recupero crediti, dalla messa in mora al decreto ingiuntivo, fino all’eventuale atto di pignoramento. Può accadere che sia il debitore a interrompere, anche senza avvedersene, il decorso della prescrizione. Per questo è infatti sufficiente che riconosca il suo debito per iscritto, ad esempio contestandone l’importo o richiedendo al creditore la rateizzazione del pagamento, ammissione implicita dell’obbligazione in atto.