Come sottolineano gli esperti Mondoflex, non c’è dubbio che riposare bene ci aiuti a stare meglio a livello psicofisico e che ci renda più produttivi e attivi durante la giornata. Ma i benefici di un corretto riposo non si fermano certo a questo: infatti, dormire un giusto numero di ore durante la notte permetterebbe anche di prevenire l’insorgenza di malattie gravi e innalzerebbe l’aspettativa di vita.
Milano, gennaio 2023. Oltre alla scelta del giusto materasso, cuscino e rete su cui dormire, un riposo sano ed equilibrato non può prescindere dal giusto numero di ore di sonno.
Le famose sette-otto ore non sarebbero dunque una leggenda metropolitana, bensì una sana abitudine da mettere in pratica non solo per evitare di essere troppo stanchi il mattino seguente, ma anche per prevenire malattie severe.
La conferma di ciò sta nello studio effettuato da un gruppo di ricercatori dello University College di Londra che ha analizzato il riposo notturno di circa 7.000 uomini e donne tra i 50 e i 70 anni d’età, e che sostiene che dormire almeno 7 ore per notte innalzi l’aspettativa di vita e prevenga l’insorgenza di patologie croniche quali:
- cancro
- malattie cardiovascolari
- diabete
Gli scienziati, dopo aver verificato l’età dei pazienti, il loro stato di salute, e la presenza di una patologia tra quelle sopra elencate, hanno chiesto loro quanto in media dormissero per notte. Dopo aver incrociato i dati con quelli relativi alla mortalità, è risultato che chi ha affermato di dormire 5 ore o meno all’età di 50 anni avesse il 20% di probabilità in più di una diagnosi di malattie croniche di questo tipo rispetto a chi ha dichiarato di dormire almeno 7, e il 40% di probabilità in più di sviluppare una o più di queste patologie nell’arco di 25 anni.
Inoltre, coloro che riposano per almeno 7 ore a notte all’età di 50, 60 e 70 anni sono meno inclini al rischio di multimorbilità (quando un paziente sviluppa due o più malattie insieme) di chi dorme un numero di ore pari o inferiore a 5.
Infine, gli studiosi avrebbero notato una correlazione tra una durata del sonno pari o inferiore alle 5 ore a 50 anni e un aumento del 25% del rischio di mortalità, proprio legata alla maggiore probabilità di contrarre malattie croniche.