È durato poco il periodo di regno di Bernard Arnault, perché il titolo di uomo con la maggiore ricchezza personale al mondo e appena ritornato tra le mani di Elon Musk.
Il calcolo della ricchezza
Il magnate australiano, famoso soprattutto per essere il patron di Tesla, ha una ricchezza personale pari a 187,1 miliardi di dollari. Si è così lasciato alle spalle il chairman e Ceo di LVMH, colosso del lusso, che si ferma ad appena 185,3 miliardi di dollari.
Il calcolo è stato fatto da Bloomberg, che ha pubblicato il suo Bloomberg billionaires index, ossia la classifica dei Paperoni del mondo.
Elon Musk deve questo controsorpasso alla ripresa delle quotazioni del titolo Tesla. Il colosso delle auto elettriche nella giornata di lunedì ha chiuso alla borsa di Wall Street con un balzo di oltre 5 punti percentuali. Ancora più eclatante e il guadagno nell’ultimo mese e mezzo. Tesla infatti, da quando ha toccato un minimo annuale il 6 gennaio, ha guadagnato il 100%. Chi fa trading con le nuvole Ichimoku strategia ha visto il prezzo bucare e fuoriuscire dalla “kumo”.
Difficoltà alle spalle
Si tratta di un periodo certamente positivo per Elon Musk, che aveva vissuto un 2022 estremamente turbolento. Un anno che si era chiuso con una perdita da record assoluto pari a 200 miliardi di dollari.
Le vicissitudini di Elon Musk erano cominciate soprattutto con la vicenda dell’acquisizione di Twitter. Ad aprile scorso il magnate australiano aveva concluso l’accordo per l’acquisizione del social network, per 44 miliardi di dollari. Poco tempo dopo però era cominciato un lungo tira e molla con i dirigenti di Twitter per via del numero incerto degli account fasulli.
Nota bene: ricordiamo che prima di investire la propria ricchezza, bisogna sapere se un broker è affidabile.
La fine e il nuovo inizio
La lunghissima querelle ha finito per danneggiare le azioni Tesla, il cui valore era crollato. Soltanto sul finire del 2022, quando Elon Musk ha definitivamente acquistato Twitter, le cose hanno cominciato a stabilizzarsi.
Va altresì sottolineato che le difficoltà di Tesla erano legate anche alle vendite altalenanti di auto elettriche. La chiusura del quarto trimestre, con un balzo dell’utile pari al 59%, ha poi stappato il titolo in borsa.
Rimani invece un cantiere aperto Twitter, dove tra decisi tagli al personale e novità (come la spunta blu a pagamento) non sempre apprezzate, continua un periodo di difficoltà.