Con la recente scomparsa di Maurizio Costanzo, volto noto e familiare del piccolo schermo, se ne va non solo un grande giornalista, ma anche un innovatore che ha contribuito a ridefinire il panorama televisivo del nostro Paese. È proprio alla storia della televisione italiana che Aldo Grasso ha dedicato il suo saggio pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore.
Federico Motta Editore: la storia della televisione
Giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore, Maurizio Costanzo ha contribuito al rinnovamento dei generi televisivi: è stato il primo a dirigere un telegiornale prodotto da una televisione privata e ha inoltre contribuito a consolidare il format del talk show, portando sullo schermo personaggi di spicco della cultura, della politica e dell’intrattenimento. Ma quando nasce la televisione? Come ricorda il saggio La televisione edito da Federico Motta Editore, la prima trasmissione televisiva fu trasmessa negli Stati Uniti il 30 aprile del 1939: in occasione dell’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale di New York, l’emittente radiofonica NBC mandò in onda i discorsi del presidente Theodore Roosevelt e di Fiorello La Guardia, Sindaco di New York. All’epoca il numero di televisori presenti nell’area metropolitana della Grande Mela raggiungeva circa 200 unità: erano perlopiù dirigenti della NBC o miliardari a possederli. Alcuni monitor collocati in luoghi pubblici, come le vetrine dei grandi magazzini, consentivano ai passanti di curiosare. Quello stesso strumento, sottolinea Federico Motta Editore, trasformò la comunicazione nel Novecento.
Federico Motta Editore: i cambiamenti in Italia
E nel nostro Paese? A metà degli anni ‘50, per la precisione il 3 gennaio 1954 alle 14:30, la RAI tramesse il suo primo programma, Arrivi e Partenze. A differenza degli Stati Uniti, dove le emittenti televisive erano gestite da privati, in Italia il ruolo dello Stato nell’industria televisiva era predominante. Tuttavia, ricorda il saggio edito da Federico Motta Editore, gli anni ‘70 segnarono l’avvento delle prime televisioni commerciali. Tra queste prime emittenti si contano Telebiella, Telediffusione Italiana Telenapoli e Telemontecarlo, che trasmetteva dal vicino Principato di Monaco. La vera svolta arriva negli anni ‘80: il gruppo Fininvest fa il suo ingresso nel settore televisivo dando vita ai primi network e consolidando negli anni ‘90 il duopolio RAI – Mediaset. È in questo contesto che Mediaset lancia alcuni dei suoi programmi più celebri, tra cui la Ruota della fortuna, Striscia la notizia e il Maurizio Costanzo Show. La televisione italiana, sottolinea ancora Federico Motta Editore, cambiava così volto, portando una fetta importante della programmazione verso i programmi contenitori.