Maddalena Mantovani – “Prima la voce”
Maddalena Mantovani presenta un coinvolgente romanzo thriller a tinte rosa, in cui si narra dell’assassinio di una donna dell’alta società. La storia è scandita da un susseguirsi di interrogatori da parte di un acuto e stravagante commissario di polizia, e da una serie di flashback che aiutano a dipanare l’intricata matassa di una vicenda dai complessi risvolti, dove tutti sembrano nascondere una parte della verità.
Casa editrice: Parallelo45edizioni
Collana: Terzo Grado
Genere: Thriller
Pagine: 216
Prezzo: 13,00 €
«Emma si ritrovava su quello stesso binario attorniata dal caos della stazione di Roma Termini, mentre le parole “cadavere” e “omicidio”, pronunciate dall’ispettore di Polizia che l’aveva chiamata la sera prima, le martellavano ancora nella testa. L’assenza di Jacopo ad aspettarla accentuò la sua inquietudine e non poté far altro che arrendersi alla desolazione di quel momento, che la faceva sentire un’anima sola, circondata da una moltitudine di volti estranei»
“Prima la voce” di Maddalena Mantovani è un thriller intrigante e dal buon ritmo in cui, accanto alla narrazione delle indagini per scoprire il colpevole di un omicidio, si affianca il racconto di un’intensa storia d’amore. Emma è una studentessa universitaria ventiseienne; impegnata in una tesi di laurea su Caravaggio, si reca a Roma per osservare da vicino due dipinti del celebre pittore, ospitati nella pinacoteca di un antico palazzo di proprietà di una famiglia dalla storia centenaria, i Doschi. Il suo primo incontro con Jacopo Doschi avviene in un modo singolare, ed è raccontato in uno dei significativi flashback contenuti nell’opera: ella conosce la voce dell’uomo ben prima del suo aspetto, perché egli narra i segreti della sua storica dimora nell’audioguida che viene consegnata ai visitatori. La giovane rimane profondamente affascinata dal suo timbro pacato e avvolgente ma purtroppo, a causa di un piccolo incidente dovuto a un tappeto posizionato male, ella è costretta a interrompere la sua visita e a recarsi al pronto soccorso. Emma viene poi invitata dallo stesso Jacopo a terminare il suo giro turistico, questa volta con lui in persona come guida. È l’inizio della loro storia d’amore; dopo sei mesi Emma è già felicemente incinta ma un evento rischia di distruggere il suo sogno: colei che è ormai l’ex moglie di Jacopo viene trovata uccisa nella sua lussuosa casa, e lui è uno dei principali sospettati.
Maddalena Mantovani si destreggia abilmente tra la narrazione presente e una serie di flashback per raccontare delle indagini per scoprire il colpevole di questo omicidio avvenuto nella Roma bene; a condurle è il commissario di polizia Damiani, una donna eccentrica ma molto intelligente e tenace. Colpisce in particolare il modo in cui gestisce gli interrogatori: ella sembra costantemente distratta eppure non le sfugge niente, e ha un fiuto eccezionale anche per le menzogne meglio congegnate. I primi a venire torchiati sono Emma, Jacopo e i suoi due fratelli, a cui si aggiungeranno tutti coloro che hanno avuto un contatto con la vittima nelle sue ultime ore.
Ogni personaggio è tratteggiato con cura e gli viene conferita ulteriore profondità grazie ai salti nel suo passato, in cui veniamo a conoscenza dei suoi segreti: l’autrice tesse la complessa trama del romanzo facendo in modo che ognuno possa avere un movente per l’omicidio, e ciò contribuisce a rendere questa vicenda affascinante e avvincente. Si aggiungono ai meriti dell’opera l’attenzione per i temi dello stalking e della violenza sulle donne, e i riferimenti alla storia dell’arte e in particolare ai suggestivi e oscuri dipinti del Caravaggio.
SINOSSI DELL’OPERA. La telefonata proveniente da un Commissariato di Polizia irrompe nella vita di Emma, studentessa universitaria alle prese con una tesi di laurea sul Caravaggio, e la costringe a partire immediatamente per Roma. La dottoressa Damiani, donna stravagante giunta ormai a fine carriera, sta indagando sulla morte di Caterina Leonardi, moglie di Jacopo Doschi, dal quale Emma aspetta un figlio. Nel corso dei colloqui con il commissario, la ragazza ripercorre gli ultimi mesi vissuti con l’uomo del quale si è innamorata, mentre nel suo animo affiorano dubbi e angosciosi timori.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Maddalena Mantovani (1973) è laureata in giurisprudenza e lavora nella Pubblica Amministrazione. Ama, in modo particolare, viaggiare, leggere, scattare fotografie e collezionare segnalibri. Vive a Verona e scrive racconti fin da quando era un’adolescente. “Prima la voce”, edito da Parallelo45edizioni, è il suo romanzo d’esordio.
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