Il calcio è uno sport seguito da milioni di appassionati in tutto il mondo, ogni partita coinvolge decine di professionisti che occupano vari ruoli e che consentono di far funzionare la macchina del calcio.
Una di queste figure professionali è l’Arbitro: pochi sanno tuttavia quanto guadagnano gli arbitri di Serie A, la massima categoria calcistica italiana. In questo articolo, scopriremo insieme tutte le informazioni sullo stipendio, le responsabilità, la formazione e altre informazioni sul lavoro di questo professionista.
Il Mestiere di Arbitro: sempre sotto i riflettori
L’arbitro è, in generale, la persona incaricata di far rispettare le regole del gioco durante una partita di calcio, accertandosi che entrambe le squadre rispettino le regole del gioco, segnalando le infrazioni e decidendo in caso di falli, espulsioni e rigori. Inoltre, deve garantire la sicurezza dei giocatori e dei tifosi presenti in campo, e gestire eventuali situazioni di tensione o di conflitto, comunicando in ogni caso le proprie decisioni in modo chiaro e trasparente, sia ai giocatori che al pubblico presente in campo.
Ha un team di collaboratori da coordinare (i giudici di linea) ed è soggetto alle decisioni del collegio arbitrale. Malgrado si sia portati a pensare che sia un gioco, più che un lavoro, non si considera mai abbastanza che la figura professionale dell’arbitro non esiste (cioè non è regolamnetata da un contratto collettivo di lavoro) e che malgrado sia a tutti gli effetti un lavoro impegnativo e di grande responsabilità, è di fatto un secondo lavoro.
Come si Diventa Arbitro di Serie A
Diventare arbitro di Serie A non è un processo semplice. Innanzitutto, è necessario avere una grande passione per il calcio e per le regole del gioco. Inoltre, è importante avere una buona preparazione fisica e mentale (un arbitro corre in media per circa 10-15 km a partita), in modo da poter affrontare con successo la pressione e lo stress che si verificano durante le partite di calcio.
Occorre sapere gestire lo stress e la pressione che precede i match più importanti: spesso si devono prendere decisioni in pochi attimi e non è semplice.
Detto questo, il primo step per diventare Arbitro consiste nel seguire un percorso di formazione specifico: bisogna iscriversi alla Scuola Arbitri della propria zona e seguire un corso di formazione.
Si frequenta un corso bisettimanale he ha una durata media di due mesi ed è tenuto da arbitri esperti. Può essere frequentato da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 compiuti e i 40 anni.
Successivamente, è necessario superare un esame teorico e pratico per ottenere la qualifica di arbitro.
Solo dopo avuto la certificazione è possibile iniziare a arbitrare partite amatoriali e giovanili per acquisire esperienza. Per avanzare di livello, fino alla Serie A, è necessario superare un altro esame teorico e pratico e acquisire un certo numero di ore di esperienze di arbitraggio in categorie superiori.
Inoltre, è praticamente obbligatorio frequentare corsi di formazione e di aggiornamento costantemente, in modo da mantenersi sempre al passo con le nuove regole e le nuove tecnologie che vengono introdotte nel mondo del calcio.
Quanto Guadagna un Arbitro di Serie A
Uno degli aspetti da non sottovalutare per chi vuole diventare arbitro di Serie A è chiaramente il guadagno. In media, un arbitro di serie A arbitra circa 15 partite l’anno e di conseguenza può percepire tra i 60.000 € e i 96.000 € annui come libero professionista.
In generale, gli arbitri di Serie A sono divisi in quattro categorie: la categoria “A”, la categoria “B”, la categoria “C” e la categoria “D”. Il guadagno aumenta gradualmente in base alla categoria di appartenenza e al numero di partite che viene designato ad arbitrare.
Ecco la tabella riepilogativa con i guadagni a partita di un Arbitro in base alla categoria dove presta servizio:
Serie | Guadagno per singola Partita |
---|---|
A | Tra 3.500 € e 6.000 € |
B | Circa 1.500 € |
C | Circa 150 € |
D | Rimborso fino a 100 € |
Eccellenza | Rimborso minimo (50 € circa) |
Giovanili | Eventuale rimborso spese |
Amatori | Non previsto |
Si può notare subito dalla tabella che i guadagni consistenti partono solo dalla serie B, malgrado ci siano centinaia di Arbitri che con il loro lavoro ogni domenica fanno girare tutti i campionati minori in Italia.
E’ chiaro che per scalare i vari campionati ed arrivare al top occorrono anni di gavetta: si viene visionati da osservatori arbitrali che stilano delle valutazioni e in base a queste si avanza nella carriera.