Di cosa si occupa un consulente del lavoro? Lo abbiamo chiesto a Domenico Rea, consulente del lavoro Napoli con molti anni di esperienza alle spalle. Il Dottor Rea in questi anni ha aiutato numerose aziende a ottimizzare e digitalizzare alcuni processi di lavoro, diversi aspetti dell’organizzazione aziendale e a risolvere molte situazioni delicate.
Dottor Rea, di cosa si occupa un consulente del lavoro? Qual è la sua esperienza quotidiana come consulente del lavoro Napoli e Milano?
Buongiorno e grazie per l’opportunità di spiegare con più chiarezza i dettagli della mia professione, su cui spesso c’è poca informazione e molta confusione. Un consulente del lavoro è un professionista che fornisce assistenza e consulenza alle aziende per quanto riguarda il diritto del lavoro e le relazioni industriali, ma non solo. Un buon consulente del lavoro conosce tutte le normative in materia e si aggiorna costantemente sulle modifiche di leggi riguardanti direttamente il mondo del lavoro. Possiamo dire che il suo ruolo principale è quello di assistere aziende e lavoratori nel rispetto delle normative vigenti e garantire che i diritti di entrambe le parti in gioco siano tutelati e rispettati.
Grazie per il chiarimento! Si tratta in effetti di una materia complessa e al di là di leggi e normative e situazioni in cui occorre mediare tra le due parti interessate, può farci qualche esempio di servizio che offre alle aziende e ai lavoratori tramite il suo studio di consulenza del lavoro a Napoli?
Nel mio lavoro di tutti i giorni che svolgo non solo come consulente a Napoli, ma anche a Milano, dove collaboro con importanti aziende, mi occupo di diversi aspetti legati alla gestione del personale. Alcuni esempi? La redazione dei contratti di lavoro, l’elaborazione buste paga, la gestione dei salarti e dei contributi previdenziali, gestione di ferie e permessi e, aspetto molto importante e sempre più frequente, l’elaborazione di piani strutturati di welfare aziendale.
Possiamo quindi dire che un consulente del lavoro viene contattato principalmente dalle aziende?
Non solo. Anche i lavoratori possono e devono rivolgersi a un consulente del lavoro! Come consulente del lavoro a Napoli e Milano aiuto spesso lavoratori dipendenti nel chiarire alcuni aspetti delle normative che regolano il rapporto con l’azienda. Molti lavoratori, purtroppo, non conoscono quelli che sono diritti e doveri sanciti dal diritto del lavoro e dai contratti collettivi. Spesso mi occupo di gestione vertenze di lavoro. Si tratta di quelle situazioni spinose in cui si crea un conflitto tra datore di lavoro e dipendente per svariate ragioni. A prescindere dalla parte che mi chiama in causa come consulente, cerco sempre di giungere a una mediazione che possa soddisfare il più possibile azienda e lavoratore, evitando lunghi e dolorosi contenziosi che non giovano mai a nessuno.
Un consulente del lavoro si trova a dover gestire anche i rapporti con i sindacati?
Certo! Occupandosi di diritto di lavoro e dovendo spesso trattare tra azienda e lavoratori, per forza di cose nel mio lavoro di consulente del lavoro a Napoli mi trovo a dover gestire le relazioni sindacali. Nello specifico, mi trovo a parlare di contratti collettivi e di risoluzione di dispute sindacali.
Quando rivolgersi a un consulente del lavoro?
Oltre alle situazioni di cui abbiamo parlato, un’azienda o un lavoratore in quali casi può rivolgersi a un consulente del lavoro?
Un consulente del lavoro può essere contattato da un’azienda per la gestione delle relazioni sindacali, inclusa la negoziazione di contratti collettivi e la risoluzione di dispute sindacali. Può, inoltre, offrire supporto in caso di riorganizzazioni aziendali, come fusioni e acquisizioni, fornendo consulenza sulla gestione dei cambiamenti e sulla riorganizzazione del personale. Per quanto riguarda i lavoratori, è importante ricordare che uno dei compiti di chi svolge questa professione è quello di fornire consulenza sulla previdenza sociale e la protezione dei lavoratori. Ciò può includere la gestione dei contributi previdenziali e la consulenza sui diritti dei lavoratori in materia di indennità e benefici.
Grazie per i preziosi chiarimenti Dottor Rea. Un’ultima domanda: come si diventa consulenti del lavoro? Sicuramente è una domanda che molti leggendo questo articolo si staranno facendo. E, chissà, magari qualche studente che sta pensando di svolgere questa professione vorrà saperne di più.
Tutto parte, ovviamente, dalla formazione. Occorre una seria e comprovata formazione accademica in materia di diritto del lavoro, legislazione fiscale, previdenziale e assicurativa. Come formarsi in queste materie? Attraverso un percorso universitario in giurisprudenza, economia o scienze politiche, o tramite corsi di specializzazione post-laurea in consulenza del lavoro.
Poi c’è la formazione “sul campo”. Ogni aspirante consulente del lavoro deve acquisire competenze pratiche attraverso esperienze di lavoro in studi professionali, agenzie di collocamento, aziende o enti pubblici. La conoscenza delle normative nazionali e internazionali, dei sistemi di gestione delle risorse umane e delle tecnologie informatiche, sono essenziali per diventare un consulente del lavoro di successo.
C’è poi un aspetto che, personalmente, ritengo fondamentale e che cerco ogni giorni di tenere a mente come faro della mia professione. Occorre avere ottime doti comunicative e relazionali, capacità di problem solving, orientamento al cliente e al risultato, flessibilità e adattabilità.
Le normative in tema di diritto del lavoro si aggiornano continuamente e non è semplice star dietro a questi cambiamenti. Ecco perché chi sta pensando di svolgere questa professione deve essere pronto a unna formazione continua, leggendo tanto, partecipando a corsi di formazione e di aggiornamento e svolgere attività di networking con altri professionisti del settore.
Grazie mille Dottor Rea per il suo tempo e per questo interessante approfondimento.
Grazie a lei per avermi dato la possibilità di fare chiarezza su questa affascinante e complessa professione. Spero di essere stato esaustivo e mi permetto di consigliare a chi ci leggerà di seguire i miei profili social Facebook e Instagram dove cerco di fare informazione e tenere aggiornati i miei follower su tutte le news e le normative che regolano il mondo del lavoro.