Reduce dagli ottimi risultati conseguiti dalla Luiss nel “QS World University Rankings by Subject”, il Rettore Andrea Prencipe ha illustrato i punti centrali che caratterizzano l’approccio formativo dell’Ateneo.
Andrea Prencipe: enquiry-based learning, il modello Luiss
Tre traiettorie su cui basare un piano strategico che punta a formare “leader cosmopoliti, responsabili e consapevoli”. Si potrebbe riassumere così la filosofia adottata dalla Luiss ed esposta dal Rettore Andrea Prencipe in una recente intervista rilasciata ad “Huffington Post”. Tre traiettorie – internazionalizzazione, interdisciplinarità e innovazione – che viaggiano di pari passo con l’approccio enquiry-based learning dell’Ateneo: didattica investigativa con cui “interrogare la realtà e coprodurre conoscenze”. Un metodo d’eccellenza riconosciuto anche da importanti traguardi internazionali. Ad esempio, il 1° posto in Italia, il 2° in Europa e il 14° al mondo nell’area “Studi Politici e Internazionali”, come attestato dalla prestigiosa classifica “QS World University Rankings by Subject”, che ha registrato un’ottima performance anche nelle aree “Business and Management” e “Law”: rispettivamente, 46° posto (2° in Italia) e 47° posto, scalando oltre 30 posizioni in un anno. Il fine è “offrire l’opportunità di apprendere strumenti intellettuali che consentano a studentesse e studenti di affrontare sfide sempre più complesse e discontinue e, dunque, responsabilizzarli”, così il Rettore Andrea Prencipe illustrando il modello proposto dall’Ateneo: “Per questo abbiamo adottato l’approccio ‘enquiry-based learning’, che segna il passaggio da una didattica trasmissiva, in cui lo studente è ricettore di informazioni, a una didattica investigativa, in cui sono in grado di interrogare la realtà e coprodurre conoscenze. Quando gli studenti entrano in Luiss hanno l’obiettivo di imparare a formulare domande, per individuare nuovi modi di affrontare problemi esistenti e di inquadrarne e risolverne di nuovi”.
Andrea Prencipe: sfide attuali e competenze per il futuro, l’analisi del Rettore
Con un tasso di occupazione dei laureati pari al 94% entro un anno, Luiss si conferma in prima linea nel fornire strumenti adeguati che coniugano formazione, competenze e richieste del mercato del lavoro. “Il percorso formativo che i ragazzi seguono nel nostro Ateneo deve prepararli da un lato al ‘qui e ora’, ossia ad affrontare le sfide attuali; dall’altro, ad acquisire una serie di strumenti che permetta loro di sapersi reinventare nel corso della loro carriera”, ha dichiarato Andrea Prencipe nell’intervista: “Non si tratta solo di imparare contenuti, ma anche di coltivare la capacità di ‘disimparare’, allenando la mente ad affrontare sfide che saranno sempre più discontinue”. Sul tema, poi, della ‘fuga di cervelli’, il Rettore ha evidenziato come in Luiss ci sia “consapevolezza che i cervelli circolino, sia a livello di studenti sia di docenti”, con l’Ateneo che ha favorito il rientro di circa 20 docenti in Italia. Non manca una grande spinta anche verso l’innovazione e la digitalizzazione: “Le tecnologie digitali offrono grandissime opportunità. Ne facciamo ampio uso per aumentare l’esperienza educativa anche nei corsi residenziali”. E le due lauree digitali in ‘Marketing’ e ‘Strategic Management’, ha specificato Andrea Prencipe, “mantenendo il nostro modello educativo, combinano virtuosamente didattica sincrona e asincrona senza inficiare sulla qualità della ricerca e della formazione. Per noi da sempre è fondamentale il connubio del rigore accademico e della rilevanza pratica”. Al termine dell’intervista, il Rettore ha ricordato alcune iniziative realizzate per favorire la parità di genere: tra queste, “Any given 8” e “l’8 marzo diffuso”, che hanno promosso l’uguaglianza di genere attraverso testimonianze, seminari e incontri, e il progetto #donnestem, con “borse di studio a copertura totale o parziale, per incoraggiare i talenti in rosa nello studio delle hard sciences”.