Non tutti lo sanno, ma grazie ad una convenzione con diversi istituti di credito, l’Inps eroga dei prestiti ad una serie di soggetti e categorie, e quindi anche i pensionati possono beneficiarne. Si tratta di veri e propri finanziamenti che presentano tutta una serie di vantaggi sia per il creditore che per il richiedente.
Tra questi, senza dubbio il più rilevante è la possibilità di richiedere prestiti a tassi di interesse agevolati e condizioni meno onerose rispetto ai tradizionali finanziamenti.
Di questi prestiti ne esistono di varie tipologie, che è possibile raccogliere in tre macro-aree:
- Piccoli prestiti, di piccola entità e come tali restituibili in poche mensilità;
- Prestiti pluriennali, di maggiore importo con un piano di ammortamento in più anni;
- Cessione del quinto della pensione: sono quelli riservati ai pensionati e in quanto tali, sono ciò di cui tratteremo in questo articolo.
Quali Prestiti Inps possono richiedere i Pensionati
Sulla base della distinzione operata sopra, vediamo per ciascuna tipologia quale tipo di prestito è riservato ai pensionati.
- Prestiti Gestione Assistenza Magistrale: sono prestiti di piccola entità restituibili in 24 rate e richiedibili per casi specifici quali malattie gravi, acquisto di un’abitazione, ecc… Sono riservati a docenti e direttori scolastici di scuola primaria e dell’infanzia, assunti a tempo indeterminato o in pensione da almeno due anni;
- Prestiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: anche in questo caso si tratta di un prestito di piccolo importo, riservato ai dipendenti e ai pensionati iscritti alla Gestione Unitaria. Sono restituibili in rate che variano dalle 12 alle 48 mensilità. Non richiedono ulteriori requisiti oltre l’iscrizione alla Gestione Unitaria, ma essendo soggetti alla disponibilità finanziaria dell’Inps la loro erogazione potrebbe richiedere parecchio tempo (fino ad un anno);
- Prestiti pluriennali diretti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: sono prestiti di maggiore importo, richiesti, come nel caso precedente, da pensionati e dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria. Sono rimborsabili in 5 o 10 anni mediante cessione del quinto e possono essere richiesti solo per particolari esigenze.
Vi è, infine, la Cessione del quinto della pensione, un prestito accessibile a tutti i pensionati e di cui parleremo ora più nello specifico.
Cessione del Quinto della Pensione: cosa bisogna sapere
La cessione del quinto della pensione è una tipologia di prestito Inps richiedibile solo presso banche convenzionate con l’Inps.
Si tratta di un finanziamento cosiddetto non finalizzato, ossia non subordinato alla necessità di spiegare il fine per cui verrà impiegato il denaro.
Sua caratteristica è la modalità di restituzione, che avviene trattenendo una parte della pensione (un quinto, appunto) al netto delle ritenute; inoltre, il tasso fisso previsto in questo caso, fa sì che le rate restano costanti per tutta la durata del rimborso.
Questo tipo di prestito può essere richiesto anche dai lavoratori dipendenti (in questo caso ad essere trattenuto è lo stipendio e la garanzia sarà data dalla busta paga), ma nel caso dei pensionati sono previsti dei limiti. Ad esempio, la scadenza del prestito non deve eccedere il novantesimo anno di età del richiedente e la durata del finanziamento non può superare i dieci anni.
Come funziona la Cessione del Quinto della Pensione
La peculiarità di questa tipologia di prestito risiede nella garanzia offerta dalla pensione. Il richiedente non deve preoccuparsi infatti del rimborso, dal momento che di questo si occupa direttamente l’ente pensionistico, trattenendo la somma dovuta dal cedolino della pensione e provvedendo a versarla alla banca.
La richiesta della cessione del quinto, comunque, è subordinata alla sottoscrizione da parte del pensionato di un’assicurazione, finalizzata a garantire il pagamento del debito in caso di premorienza.
Il fatto di essere un prestito garantito, rende la cessione del quinto una soluzione ideale per ottenere con certezza un finanziamento. Il creditore, infatti, gode di solide garanzie, tali da accordare il prestito anche a fronte di una storia creditizia non regolare, che in altri casi rappresenterebbe un limite invalicabile al buon esito della domanda.
Fino a quanto si può richiedere?
Basandosi sulla pensione, l’importo del prestito può raggiungere importi anche molto alti. Non avendo limiti legati all’importo della pensione, è evidente che più alta sarà la somma percepita e maggiore è l’importo del prestito che si può richiedere.
Chi può richiedere il prestito Inps
Oltre ai pensionati ex Inpdap ed ex Enpals, i prestiti Inps, come abbiamo avuto modo di anticipare, sono riservati anche ad altre categorie, quali dipendenti pubblici e privati, dipendenti di Poste Italiane, insegnanti e i direttori scolastici di scuole statali primarie o dell’infanzia.
Per i lavoratori che optano per il prestito mediante cessione del quinto, esiste anche la possibilità di ottenere un’ulteriore somma da aggiungere a quella già erogata e chiamata Delega, da restituire secondo le modalità analizzate, ma che comporta impegnare fino al 40% del proprio stipendio.
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