Gli interessi contrastanti nella UE bloccano le ennesime sanzioni anti-russe

Dopo l’introduzione lo scorso febbraio del decimo pacchetto di sanzioni UE anti-russe, a Bruxelles avevano già iniziato a pensare al successivo. Ora siamo a maggio ed è ancora in corso la fase preliminare di discussione. Alcuni Paesi hanno già fatto le loro proposte e si può vedere come gli interessi in ballo siano altamente contrastanti.

Polonia, nucleare e prudenza

Se da un lato la Polonia spinge per sanzionare il nucleare civile russo, dall’altro esprime prudenza verso un’adozione frettolosa del pacchetto numero 11. Nella sua proposta avanzata a Bruxelles e sostenuta da Lituania, Lettonia ed Estonia, Varsavia chiede di colpire il settore del nucleare civile. In particolare vorrebbe limitare e sanzionare il business del colosso statale russo Rosatom. Le misure prese finora nei confronti del nucleare, però, non hanno avuto pressocché alcun effetto rilevante. risalenti a un anno fa non avevano sortito praticamente alcun effetto. D’altro canto, il governo polacco sa per esperienza che la solidarietà all’Ucraina ha un costo notevole in termini di costi sociali ed economici. Con parte dell’elettorato che esprime apertamente il suo scontento, il ministro degli Esteri Zbigniew Rau ora dice che bisogna riflettere bene prima di decidere, e che l’undicesimo pacchetto arriverà non prima della fine di maggio.

Esigenze diverse sul nucleare

Prima di decidere di colpire direttamente Rosatom e il comparto del nucleare civile russo, l’Eurocommissione e i Paesi membri devono considerare diversi fattori. Al di là delle obiezioni di chi dice che sanzioni al nucleare produrrebbero un danno minimo alle finanze russo, occorre guardare ai numeri europei. Un quinto di ciò che serve al funzionamento delle centrali europee arriva dalla Russia. E sono ben quindici gli impianti nel territorio UE che funzionano soltanto con il combustibile russo. Tagliare i rifornimenti è impensabile. Poi ci sono le due locomotive europee, Francia e Germania, che hanno in ballo con Rosatom dei contratti importanti, che non è facile annullare o sostituire. Fonte: https://strumentipolitici.it/poco-consenso-e-ancor-meno-possibilita-per-un-altro-pacchetto-ue-di-sanzioni-anti-russe/