La separazione consensuale in tribunale richiede la presenza di almeno un avvocato. Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che coloro che presentano un reddito basso possono accedere al gratuito patrocinio a spese dello Stato, anche in caso di separazione o divorzio consensuale.
Prima di tutto, è possibile ottenere lo stesso risultato rivolgendosi al Comune di residenza, purché la coppia non abbia figli minori, portatori di handicap o maggiorenni non ancora autosufficienti, e non sia necessario trasferire beni diversi dall’assegno di mantenimento.
Come richiedere il gratuito patrocinio?
Per richiedere il gratuito patrocinio, è necessario presentare un reddito imponibile ai fini Irpef, inferiore a una soglia prestabilita ogni due anni dal ministero della Giustizia.
Non è necessario sommare i redditi dei due coniugi, poiché la soglia viene verificata solo per il coniuge beneficiario.
Inoltre, si considerano anche i redditi esenti dall’Irpef o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, come quelli derivanti dagli assegni di mantenimento o il reddito di cittadinanza.
Una volta scelto l’avvocato, il cliente deve compilare una domanda che verrà poi depositata presso l’Ordine del tribunale competente.
L’istanza deve contenere una dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesta la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l’ammissione. L’avvocato prescelto presenterà la parcella al ministero della Giustizia senza poter pretendere alcunché dal proprio cliente.
Gratuito patrocinio e separazione consensuale
È possibile richiedere il patrocinio a spese dello Stato anche nel caso di separazione consensuale, poiché la Corte di Cassazione ha affermato l’esistenza del conflitto di interessi tra i coniugi pure nei procedimenti su base concordata.
Il giudice potrebbe infatti negare l’omologazione degli accordi se questi risultano contrari all’ordine pubblico o all’interesse dei figli.
La divisione dei beni
Un altro aspetto importante da considerare in caso di separazione consensuale è la divisione dei beni.
Se i coniugi non hanno sottoscritto un contratto di matrimonio o non hanno stabilito alcun accordo sulla divisione dei beni, si applica il regime di comunione dei beni.
In questo caso, i beni acquisiti durante il matrimonio vengono divisi in parti uguali tra i due coniugi. Tuttavia, è possibile stabilire accordi diversi sulla divisione dei beni, ad esempio optando per la comunione separata o la separazione dei beni.
È importante discutere di questo aspetto con il proprio avvocato e trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
Conclusione
In sintesi, il gratuito patrocinio per la separazione consensuale è un’opzione da considerare per coloro che hanno un reddito basso.
La richiesta deve essere presentata presso l’Ordine del tribunale competente, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesta la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l’ammissione.
È importante tenere presente che il giudice può negare l’omologazione degli accordi qualora questi siano contrari all’ordine pubblico o all’interesse dei figli.